Stufe elettriche a basso consumo, la soluzione al caro energia

In questo periodo di crisi energetica le stufe elettriche sono un’alternativa per il riscaldamento: come funzionano e quanto consumano

In questo difficile momento con la crisi del gas e le bollette alle stelle, le famiglie sono in difficoltà. Inoltre ora cominciano ad abbassarsi le temperature e ci si prepara a giornate molto più fredde. Con i costi dell’elettricità così alti, ecco che le stufe elettriche a basso consumo potrebbero rivelarsi la soluzione ideale per scaldare casa e allo stesso tempo risparmiare in bolletta.

Stufe elettriche

La stufetta può essere inoltre utilizzata anche per asciugare il bucato e quindi bisogna valutare bene l’acquisto e il modello da pendere. E’ necessario innanzitutto riflettere su dove collocare l’apparecchio, in base anche a quanto verrà usato, e non concentrarsi esclusivamente sul prezzo. Infatti una stufa elettrica che inizialmente può sembrare più costosa potrebbe far risparmiare di più in bolletta.

Stufe elettriche, modelli e costi

Sottolineiamo che le stufe elettriche sono dispositivi che servono come supporto al riscaldamento principale e che non possono sostituirlo completamente. Comporta un aumento dei costi sulla bolletta elettrica perché è molto energivora, ma in alcune circostanze può rivelarsi molto utile. Vediamo quindi come funziona e i relativi consumi.

Parliamo di un sistema di riscaldamento portatile che riscalda l’ambiente circostante per convenzione. Ci sono diversi modelli in commercio e il suo consumo dipende dalla potenza. Di norma tali apparecchi hanno una potenza compresa tra 2.000 e 3.000 watt. Con 2.000 watt il consumo sarà di 2 kWh. Ipotizzando un uso di un’ora al giorno, e quindi un impiego mensile di 30 ore, il costo in bolletta è sui 12 euro.

Secondo l’ingegnere Calabrese, responsabile del Laboratorio efficienza energetica negli edifici e Sviluppo urbano dell’Enea, le stufe elettriche sono meno efficienti rispetto ad altri dispositivi sul mercato. Infatti anche con un modello a basso consumo ci sono degli aumenti in bolletta e inoltre il calore prodotto non permane a lungo nell’ambiente riscaldato.

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