Bollette luce e gas, l’Europa si muove ma è tardi

Accenni d’intesa tra i Paesi dell’Unione Europea per quanto riguarda le bollette di luce e gas, ma potrebbe essere troppo tardi

Il prossimo inverno potrebbe essere molto duro per le famiglie italiane ed europee. Secondo le stime i costi delle bollette di luce e gas potrebbero infatti arrivare a circa 4.500 euro, ovvero il 160% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno, nel 2021.

(Bollette luce e gas/Ansa)

C’è chi chiede con gran forza il tetto al prezzo del gas, forse l’unica vera soluzione alla crisi. Ma mentre iniziano ad esserci cenni di intesa tra i Paesi dell’Unione Europea, per molti potrebbe essere già troppo tardi.

Sulle bollette di luce e gas per l’Europa forse è troppo tardi

Sono in molti a sperare lo stop definitivo al teatro della speculazione (probabilmente la principale causa dell’aumento del prezzo del gas). Durante il Consiglio Ue informale, dove si sono riuniti i leader dei Ventisette Paesi, si è infatti discusso con grande intensità dell’istituzione di un tetto al prezzo del gas.

È questo, infatti, il game changer che potrebbe davvero mettere la parola fine a molti mesi di speculazioni dei mercati, i quali hanno provocato l’impennata dei prezzi dell’energia e, quindi, l’aumento del costo delle bollette. Il confronto potrebbe essere molto duro, ma non è escluso che si arrivi ad una decisione entro fine mese.

Intanto la Von Der Leyen, presidente della Commissione europea, ha affermato che l’indice Ttf di Amsterdam non rappresenta più il metano importato. Inoltre, è stato lampante il rilancio sul benchmark alternativo ancorato al gas liquefatto, chiedendo in maniera esplicita l’introduzione del tetto alle quote sul mercato di Amsterdam.

(Bollette luce e gas/Ansa)

Ma non solo, l’intenzione dell’Europa sarebbe anche quella di riprendere e concludere con successo negoziazioni con fornitori considerati affidabili. Tra questi vi sono l’Algeria, gli alleati Usa e gli stessi membri norvegesi, i quali stanno facendo affari d’oro, in maniera del tutto involontaria, con la crisi del gas.

La paura resta quella della messa a rischio delle forniture di gas ma, andando otre e attuando i piani adatti, l’auspicio è quello di discutere realmente su una possibile introduzione di un tetto al prezzo del gas per la produzione di corrente elettrica. Dunque, l’intenzione è sempre più forte, ma potrebbe essere già troppo tardi.

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