Bollette, ora si rischia il pignoramento

Non basta l’inflazione e l’aumento dei prezzi. Ora con le bollette sono in molti a rischiare il pignoramento

Non è di certo un periodo facile per tutti quegli italiani che stanno registrando pericolosi problemi con l’aumento del costo delle bollette.

(Bollette pignoramento/Ansa)

Non basta, infatti, l’inflazione e l’aumento dei prezzi. Ora con le bollette sono in molti a rischiare il pignoramento. Ecco perché.

Ecco perché molti italiani rischiano il pignoramento con le bollette

Secondo i dati di Favor Debitors, associazione umanitaria, ad oggi sono circa 200mila gli italiani che hanno visto la propria pensione sottoposta a pignoramento a causa del caro bollette. La preoccupazione sale, soprattutto in vista dell’ulteriore aumento dei costi dell’energia previsto per il mese di ottobre.

Nonostante gli aiuti introdotti dal governo, l’intervento potrebbe rivelarsi ampiamente insufficiente per moltissime persone in difficoltà. Sono in molti a non vedere bastare la propria pensione per affrontare i costi, ampliamente aumentati negli ultimi mesi.

Sono circa 200mila le persone che hanno ricevuto un pignoramento e tra di loro la maggior parte non ha la possibilità di pagare i debiti e le cartelle esattoriali attive. Nella maggior parte dei casi sono pensionati che hanno visto crescere i propri debiti nei confronti delle imprese energetiche e del Fisco.

Grazie ad un emendamento al Decreto Aiuti bis, vi sono state apportate delle modifiche importanti proprio riguardo quelli che sono i limiti di impignorabilità delle pensioni. il minimo vitale ha visto quindi un ulteriore innalzamento al 40% per quei pensionati che sono soggetti a pignoramento.

(Bollette pignoramento/Ansa)

Sotto la soglia dei 1.000 euro (pima era fissata a 700), quindi, non è possibile pignorare le pensioni al di sotto del minimo vitale, calcolato 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale, non sarà possibile togliere al debitore gli unici sostentamenti per vivere.

Potrà quindi essere pignorata solo la parte che va oltre la soglia dei 1.000 euro. Inoltre, il decreto aiuti ter, varato dall’attuale governo Draghi, ha introdotto la rivalutazione anticipata e il bonus 150€ per affrontare il caro bollette e la pesante inflazione, arrivata ormai all’8%.

Secondo Giovanni Pastore, fondatore di Favor Debitoris, l’innalzamento del minimo vitale provocherà un forte beneficio per il futuro, in quanto i bilanci delle banche italiane in arrivo sono di altri 150 miliardi di euro “di sofferenze creditizie”.

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