Un posto di lavoro sicuro in 120 giorni: chi lo avrà e come

Lo Stato porta delle novità sulle sue offerte di lavoro per i cittadini. Chi viene assunto tramite concorso comincerà a lavorare dopo non più di 120 giorni dall’esame. Ecco tutte le novità sui concorsi pubblici.

La transizione verso il digitale che il nostro paese sta effettuando in questo periodo portarà sempre più spesso a utilizzare il pc al posto di carta e penna. Dal 1 gennaio 2023 anche i concorsi pubblici per diventare dipendenti statali si faranno esclusivamente da casa. Basta avere un computer, una webcam e una buona connessione ad internet.

Concorso pubblico
Foto ANSA

Anche i concorsi pubblici, quindi, si sposteranno in digitale. Non ci sarà più bisogno di fare lunghi viaggi per andare nelle sedi dell’esame, il tutto potrà tranquillamente essere fatto da casa. La prima novità grossa riguardo ai concorsi pubblici è il fatto che questi non saranno più pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, bensì sulla piattaforma InPa, il social per il lavoro della Pubblica Amministrazione.

Le novità sui concorsi pubblici. La Pubblica Amministrazione si rinnova

Secondo il decreto stilato dal Ministro Brunetta e in seguito approvato dal Presidente della Repubblica, il primo passo per poter partecipare ai bandi dei concorsi pubblici è registrarsi gratuitamente al portale InPa, accessibile tramite SPID, Carta di Identità Elettronica o CNS. La saranno pubblicati tutti i bandi di concorso statali, senza passare per la Gazzetta Ufficiale.

Il decreto modifica anche i criteri secondo cui vengono scelte le priorità di posizionamento per candidati con uno stesso punteggio. A questo proposito, viene data la priorità ai figli di personale medico deceduto per Covid, a chi ha lavorato come Navigator o nell’Ufficio del processo. Inoltre, per un principio generale di parità di genere, tra due concorrenti in pari posizione, avrà la precedenza il genere meno rappresentato.

Presentazione del portale InPa
Foto ANSA

Ci sono novità anche per quanto riguarda la composizione della giuria che esaminerà i candidati dei concorsi. Per rendere l’acquisizione del personale pubblico quanto più completa possibile, la commissione d’esame non sarà composta esclusivamente da professionisti del settore e dirigenti pubblici, ma anche da psicologi ed esperti di human resources. Questo perché si vuole cercare di esaminare i candidati non soltanto sotto il profilo strettamente correlato alle capacità professionali, ma anche dal punto di vista psicologico.

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