Reddito di Cittadinanza, perchè alla Meloni basterà applicare la legge per farlo saltare

Si attende il mandato del presidente Mattarella ma intanto Giorgia Meloni è a lavoro per formare il prossimo Governo. Intanto arrivano aggiornamenti riguardo il Reddito di Cittadinanza che, il centrodestra, vuole modificare.

In campagna elettorale è stato detto in più occasioni: il Reddito di Cittadinanza va modificato. E’ questo l’obiettivo delle forze politiche del centro destra. Ecco perché adesso i percettori rischiano di perdere il sussidio in un momento molto difficile a causa della crisi economica con il caro bollette e l’inflazione alle stelle. L’obiettivo del prossimo Governo sarà quello di incentivare le imprese ad assumere personale. Intanto ecco le ultime notizie su questa misura.

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L’obiettivo del prossimo Governo sarà quello di concedere il Reddito di Cittadinanza solo agli inabili al lavoro o alle persone oltre un certo limite d’età che non possono più trovare un impiego. Difficile che si concretizzi la cancellazione del sussidio. Intanto arriva l’aggiornamento da parte di Salvatore di Bortolo attraverso il sito di Nicola Porro.

Reddito di Cittadinanza, perchè alla Meloni basterà applicare la legge per farlo saltare

Inizialmente il Reddito di Cittadinanza è stato introdotto per trovare lavoro ai tanti disoccupati. A svolgere questo ruolo di collante i famosi navigator, che dovevano vigilare e trovare una sistemazione ai percettori del reddito insieme ai centro per l’impiego. Ciò, però, non ha funzionato e la misura è diventata puramente assistenziale con molte persone che hanno smesso di cercare lavoro.

“Adesso il reddito di cittadinanza rientra nella categoria dei diritti acquisiti. Cosa significa? Sono quei diritti che una volta entrati nel quadro giuridico di un soggetto diventano immutabili. Anche nel momento in cui dovesse intervenire il Governo con dei cambiamenti dell’ordinamento giuridico”, scrive Salvatore Di Bartolo sul sito di Nicola Porro.

Secondo la normativa attuale, infatti, il percettore del Reddito di Cittadinanza ha diritto di un periodo di erogazione pari a 18 mesi con la possibilità di rinnovo. Potrebbe rappresentare motivo di incostituzionalità nel caso in cui arrivasse la cancellazione del sussidio, con relativo blocco dei pagamenti per i i beneficiari.

Ecco perché l’ipotesi al vaglio del centrodestra è quella di modificare il Reddito di Cittadinanza e non cancellarlo. 

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Quindi, in via definitiva, non si può dire che il sussidio può essere sospeso prima della scadenza naturale fissata in 18 mesi. La normativa, infatti, prevede che la sospensione può avvenire nel caso in cui vengono meno i requisiti di accesso.

Ecco perché basterebbe che i centri per l’impiego iniziassero a indicare tutte le persone che rifiutano le offerte di lavoro. Sarebbe sufficiente applicare la normativa vigente per ridurre i percettori del reddito di cittadinanza.

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