Ora solare, cattive notizie per le bollette

Questo weekend si passerà all’ora solare: secondo Altroconsumo, è una mossa che costerà ai cittadini molto più che mantenere l’ora legale. 

Pronto a dormire di più? Tra sabato 29 e domenica 30 ottobre, alle tre di notte, dovrai spostare la lancetta indietro di un’ora, potendo così dormire un’ora in più. Il consiglio è quello di godersi l’ora in più di sonno, perché il passaggio all’ora solare questa volta potrebbe essere l’ultimo o, almeno, uno degli ultimi.

Ora solare, arriva la beffa/foto Pixabay

Ormai da tempo, infatti, anche in Italia è stato chiesto formalmente al Governo di istituire l’ora legale tutto l’anno, evitando cambi dell’ora spesso destabilizzanti e stancanti.

Cosa dicono gli esperti

Secondo Altroconsumo, l’ora legale (che cesserà questo weekend per fare spazio a quella solare) è una misura indispensabile per ridurre i costi delle bollette e il consumo di energia. Secondo i calcoli fatti da Terna durante i sette mesi in cui è stata in vigore l’ora legale, cioè dal 27 marzo al 30 ottobre, sono stati risparmiati ben 190 milioni di euro solo nel nostro Paese. Si tratta di un dato che dipende principalmente dal minor consumo di energia elettrica per un ammontare complessivo di 420 milioni di chilowattora, pari al fabbisogno medio annuo di circa 150mila famiglie: una spesa non certo indifferente, anzi.

Gli esperti dicono no all’ora solare

Cambiano gli orari di luce durante il giorno/foto Pixabay

In base a una seconda indagine, questa volta a firma Centro Studi di Conflavoro Pmi, adottare l’ora legale tutto l’anno potrebbe portare ad un risparmio fino a 2,7 miliardi di euro nel 2023 in merito ai consumi di energia elettrica, secondo l’ultimo fabbisogno elettrico certo rilevato dai dati Terna del 2021 (pari a 318,1 miliardi di KWh rinnovabili comprese). Il calcolo è basato sul prezzo attuale nel mercato tutelato da Arera che è pari a 0,51 euro kWh.ra legale dal 2004 al 2021, Altroconsumo stima che l’Italia sia riuscita a risparmiare circa 10,5 miliardi di kilowattora che, tradotto in termini economici, equivale a oltre 1,8 miliardi di euro. Oltre al fattore energetico ed economico c’è un terzo rilevante elemento a favore dell’ora legale: una minore produzione di Co2; l’ora legale, infatti, ha portato a una riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

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