In pensione a 63 anni, quali sono i vantaggi per chi rimane: tutto quello che devi sapere.
Il nuovo Governo di Giorgia Meloni si trova ad affrontare una situazione piuttosto complicata caratterizzata in particolare dal caro bollette che non lascia tregua agli italiani e che richiede un piano d’aiuti efficace al più presto. Un altro nodo da sciogliere è sicuramente quello legato alle pensioni.
Il nuovo esecutivo sta lavorando per mettere a punto una serie di interventi in campo previdenziale che è bene sapere per capire quali sono le possibilità per i lavoratori.
Pensione a 63 anni: i vantaggi
Sul tavolo al momento ci sono diverse ipotesi di intervento. Con ogni probabilità tra le prime mosse ci sarà la proroga di Opzione Donna, dell’Ape sociale e di Quota 102. Questo almeno è quanto è stato annunciato dalla stessa Meloni al fine di consentire ad un numero ristretto di lavoratori di andare in pensione in maniera diretta.
Tra le altre cose, si sta valutando anche l’introduzione di uno sgravio contributivo per tutti coloro che decidono di continuare a lavorare raggiunti i 63 anni di età. In poche parole, l’obiettivo è di rendere maggiormente conveniente continuare a lavorare.
Gli altri interventi del Governo
Tra gli interventi a cui sta lavorando l’esecutivo c’è anche quello che prevede la revisione del Reddito di Cittadinanza. Il centrodestra si è sempre mostrato contrario all’indennità per questo l’obiettivo è quello di operare una profonda modifica della stessa. In particolare, l’ipotesi è quella di escludere dal beneficio coloro che risultano in grado di lavorare.
Tra coloro che invece dovrebbero continuare a percepirla ci sono gli anziani, i disabili e in generali i soggetti che presentano reali impedimenti a svolgere attività da lavoro. Questa decisione comunque è coerente con le dichiarazioni che fin da subito la leader di Fratelli d’Italia ha rilasciato in merito al Reddito. Secondo il nuovo Premier infatti non ha fatto altro che favorire il fenomeno del parassitismo con tutte le conseguenze del caso dal punto di vista dell’occupazione in Italia.
