Gas, le scorte sono piene. Quanto dureranno

Finalmente delle buone notizie sul fronte energia: le scorte di gas sono piene. Ecco quanto dureranno

Da mesi ormai non si parla d’altro di quanto la crisi energetica possa far male all’economia e alle tasche di milioni di cittadini europei.

(Gas, scorte piene)

Proprio per questo la Commissione europea e il governo italiano ha stilato un piano per provare ad aumentare il più velocemente possibile le riserve energetiche. Ma dopo i rincari ci sono finalmente delle buone notizie: le scorte di gas sono piene. Ecco fino a quando dureranno.

Scorte di gas piene. Ecco fino a quando dureranno

Secondo Snam le scorte di gas sono piene e l’inverno 2022-2023, almeno per quanto riguarda le riserve di energia, è al sicuro. Dopo la campagna di stoccaggio conclusa il 31 ottobre, infatti, i livelli di riempimento sono arrivati al 95,2%. Questo vuol dire che l’Italia avrà abbastanza gas per poter affrontare il periodo più freddo dell’anno.

Tuttavia, le buone notizie finiscono qui. Per il prossimo inverno sono previste infatti numerose difficoltà e a parlarne è Stefano Venier, amministratore delegato Snam. Secondo Venier, infatti, l’inverno 2023-2024 sarà molto più complesso e difficile rispetto a quello che ci apprestiamo ad affrontare.

Il motivo è che i prossimi stoccaggi andranno riempiti senza il gas russo. Ad oggi il suo flusso è inferiore al 10% e dunque non si esclude del tutto la possibilità di razionamento. Intanto, però, è abbastanza difficile fare previsioni, in quanto i prossimi stoccaggi partiranno dalla fine di questo inverno e molto dipenderà da quello che sarà l’andamento del gas nei prossimi mesi.

(Gas, scorte piene)

In condizioni normali, durante il periodo invernale il nostro Paese consuma in media circa 40 miliardi di metri cubi di gas naturale. Snam ha affermato che, con gli stoccaggi attuali, l’Italia ha adesso circa 12 miliardi di metri cubi di gas; dunque, ora il Paese ha una copertura per circa il 30% della domanda invernale, mentre un ulteriore 15% arriverà dai flussi del gas liquefatto.

Ma per il prossimo inverno la preoccupazione maggiore riguarda proprio gli attori energetici che verranno impegnati già ad inizio del 2023. Dunque, non si dovrà dare nulla per scontato e il governo Meloni dovrà assolutamente fare tesoro di questo tempo per agire con largo anticipo.

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