Contanti, dopo tante parole una cattiva notizia

Chi sperava nell’annullamento del tetto al pagamento in contanti con il nuovo decreto aiuti quater si sarà sentito deluso dalla sua eliminazione dalla bozza. Se la modifica sul tetto al contante non ha trovato spazio nel testo del decreto, è sicuro che sarà sulla Legge di Bilancio.

Il rialzo del tetto al massimo pagamento legale con i contanti è stata una delle battaglie più vocali del Governo in queste prime settimane di attività. Molti degli elettori di centrodestra hanno accolto di buon grado la possibilità di pagare in contanti somme molto più alte rispetto all’anno scorso, quindi la loro delusione è stata molta quando è uscita la notizia che la misura non sarebbe stata nel testo del decreto aiuti quater.

tetto al contante. Sarà in legge di Bilancio
Foto ANSA

Tra le moltissime misure economiche che il decreto ha portato, non c’è quindi quella dell’aumento del tetto al contante. Come promesso dal governo, questa misura avrebbe aumentato il massimo consentito per i pagamenti con denaro contante dagli attuale 1.000 euro a 5.000 euro. Tuttavia questo non ha trovato posto nel decreto, anche se ciò non significa che sia completamente escluso dalle misure economiche in programma del Governo Meloni.

Conferme, il tetto al contante sarà nella Legge di Bilancio

Sono i portavoce della Lega a dare la notizia agli elettori: la misura sul tetto al contante è solo rimandata. Non essendo entrata nella bozza del decreto aiuti quater, la misura verrà spostata alla Legge di Bilancio 2023. Questa deve essere consegnata entro la fine di novembre e confermata in Parlamento entro la fine di dicembre.

La possibilità di un nuovo aumento al tetto massimo dei pagamenti in contanti è una misura molto dibattuta nel discorso politico. Il tetto a 1.000 euro, ricordiamo, era stato fortemente voluto dal Governo Draghi, sotto spinta dell’Europa, come misura di contrasto all’evasione fiscale. Secondo le stime, infatti, una grossa fetta dell’evasione fiscale italiana deriva dalla cosidetta micro-evasione, quella, cioè, eseguita sui piccoli pagamenti. Il tetto al contante avrebbe scoraggiato, almeno in parte, questo andazzo, favorendo i pagamenti elettronici.

Matteo Salvini, Lega
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Sulla stessa linea del precedente Governo si è espresso anche Giuseppe Conte, del Movimento 5 Stelle, che ha detto come questa misura del Governo Meloni sia un favore agli evasori e un passo indietro per il paese. Di contro, Matteo Salvini afferma che non c’è alcuna correlazione tra l’evasione fiscale e l’utilizzo del contante, portando in campo l’esempio della Grecia, con un tetto al contante di 500 euro e un tasso di evasione fiscale tra i più alti in Europa, e sottolinea come il tetto al contante sia una limitazione della libertà personale.

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