Contanti, pagamenti sempre liberi sotto i 60 euro

Arriva l’ennesima scelta controversa di questo governo. Pagamenti in contanti sempre liberi sotto i 60 euro

Nonostante il grande investimento in termini legislativi e di risorse da parte del vecchio governo Draghi contro l’evasione fiscale, l’attuale governo Meloni sembra voler inseguire l’obiettivo opposto. Dopo la pace fiscale per gli evasori fiscali, infatti, arriva un altro favore a chi non intende avere troppi tracciamenti delle proprie attività.

Contanti, pagamenti sempre liberi sotto i 60 euro

Il governo Meloni ha infatti deciso di dare ulteriore spazio e possibilità al pagamento con contanti in numerose attività commerciali. Ora i commercianti potranno infatti usufruire dei pagamenti in contanti sempre liberi sotto i 60 euro, rifiutando il pagamento con il Pos. Ecco quali sono state le ultime modifiche alle normative.

Pagamenti in contanti sempre liberi sotto i 60 euro

Il governo ha deciso: i commercianti potranno rifiutare il pagamento con il pos sotto la soglia dei 60 euro. L’obbligo di accettare i pagamenti elettronici con carta e bancomat, infatti, sale da 30 a 60 euro. Si tratta di un ulteriore ritocco sulla bozza della manovra economica allo studio in questi giorni da parte dell’esecutivo.

Dunque, si concede pagamenti in contanti sempre liberi sotto i 60 euro. L’importo, rispetto a quello indicato nella prima bozza della manovra è effettivamente raddoppiato, concedendo più spazio ai commercianti, ma anche favorendo l’evasione fiscale. Il governo Draghi aveva infatti inserito delle multe per i commercianti che non permettevano gli acquisti ai consumatori tramite Pos. Tutto da cancellare.

(Contanti)

Con l’approvazione della nuova manovra, le sanzioni non saranno eliminate, ma saranno limitate solo per chi rifiuta acquisti più consistenti, superiore ai 60€. Una scelta che fa discutere in quanto il fenomeno dell’evasione fiscale tra i commercianti avviene proprio sotto quelle soglie (acquistare, ad esempio, un divano dal costo maggiore di 60€ prevede in ogni caso un pagamento con la carta di credito).

Un favore fatto a chi in questi mesi, probabilmente restio a pagare il dovuto, ha protestato conto le scelte del governo Draghi, che tanto aveva investito per contrastare l’evasione fiscale, anche da parte delle attività commerciali. Dunque un passo indietro notevole rispetto agli obiettivi previsti dal Pnrr in termine di contrasto all’evasione fiscale, il che fa sorgere dei dubbi riguardo l’effettiva possibilità di ricevere i fondi europei previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

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