Reddito di Cittadinanza 2023, così puoi salvarlo

Reddito di Cittadinanza, così puoi salvarlo anche nel 2023: ecco come continuare a percepire il sussidio anche al di fuori dell’Italia.

Il governo Meloni ha subito chiarito la volontà di eliminare il Reddito di Cittadinanza a partire dal 2024. Quest’anno sarà erogato solo per 7 mesi agli aventi diritto. Fanno eccezione coloro che nel nucleo familiare hanno dei minori, dei disabili o dei componenti over 60: in questi casi si può ancora percepire il reddito di cittadinanza per 18 mesi.

Reddito di Cittadinanza 2023, così puoi salvarlo - Investire sul web.
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Successivamente, verrà elaborato un nuovo sussidio che cerchi di impedire che i non aventi diritto riescano ad aver accesso agli importi messi a disposizione. In ogni caso, per accedere al Reddito di Cittadinanza nel 2023 è richiesto un reddito ISEE inferiore ai 9.260 euro. Il patrimonio immobiliare in Italia ed all’estero deve essere inferiore ai 30.000, escludendo dal calcolo la prima casa. Il termine per rinnovare la domanda è il 31 gennaio.

Reddito di Cittadinanza 2023, ecco come salvarlo

Come sottolinea l’Osservatorio CPI dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, il Reddito di Cittadinanza non esiste solamente in Italia. Tutti i paesi europei hanno introdotto un sostegno a reddito per le categorie più povere o a rischio povertà. Anche la Commissione Europea ha sottolineato l’importanza della garanzia di un reddito adeguato.

I dati Openpolis mostrano che 1 persona su 5 in Europa è a rischio povertà nel 2021 - Investire sul web.
I dati Openpolis mostrano che 1 persona su 5 in Europa è a rischio povertà nel 2021 – Investire sul web.

Il documento Pilastro europeo dei diritti sociali recita: “Chiunque non disponga di risorse sufficienti ha diritto a un adeguato reddito minimo che garantisca una vita dignitosa e l’accesso a beni e servizi. Per chi può lavorare, il reddito minimo dovrebbe essere combinato con incentivi alla (re)integrazione nel mercato del lavoro”.

Cosa succede al di fuori dell’Italia: gli importi del RdC

Solo in Italia il Reddito di Cittadinanza è uguale alla soglia di povertà. In altri paesi europei come Regno Unito, Germania e Francia, il sostegno al reddito è di un importo di molto inferiore. Questo potrebbe anche aver provocato la carenza di lavoratori lamentata in più occasioni dagli imprenditori nostrani, soprattutto negli impieghi stagionali.

Il grafico Openpolis mostra come il Reddito di Cittadinanza ha raggiunto il 70% delle famiglie povere - Investire sul web.
Il grafico Openpolis mostra come il Reddito di Cittadinanza ha raggiunto il 70% delle famiglie povere – Investire sul web.

Ciò che secondo molti non ha funzionato con il Reddito di Cittadinanza in Italia è proprio il reinserimento lavorativo. In ben 10 paesi europei, invece, ci sono regole molto più stringenti di quelle stabilite nel Belpaese. In Francia, ad esempio, si può rifiutare solo un’offerta di lavoro, in Romania c’è l’obbligo di svolgere lavori socialmente utili.

Cosa succede in Francia, Germania e Spagna: il reinserimento lavorativo

In Francia il Revenu de solidaritè active viene rivisto ogni tre mesi. Vi possono accedere coloro che hanno più di 25 anni e sono cittadini. Per gli stranieri sono previsti invece diversi supplementi. In Germania, invece, dal 1° gennaio 2023 è entrato in vigore il Bürgergeld. Una persona single e disoccupata può quindi percepire 502 euro al mese.

Questo importo può essere incrementato in presenza di persone a carico. Rispetto alla precedente misura di sostegno alla povertà tedesca, con il Bürgergeld non si verificherà l’idoneità dell’alloggio, di cui eventualmente lo stato pagherà l’affitto. In Spagna, invece, è in vigore l’Ingreso minimo vital. È destinato alle persone in condizione di povertà estrema ed il sussidio mensile può variare da 462 euro a 1.015 euro al mese.

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