A partire dal primo gennaio l’aumento dei prezzi della benzina è stato consistente. Ecco come continuare a risparmiare con alcuni piccoli accorgimenti.
Con l’arrivo del nuovo anno, gli automobilisti erano consapevoli che i prezzi della benzina sarebbero saliti alle stelle a causa del taglio dello sconto sulle accise deciso dal governo Meloni. Fino al 31 dicembre, infatti, si è potuto trovare un prezzo alla pompa relativamente basso: su mille litri di benzina venivano pagati 578,40 euro di accise.

A partire dal primo gennaio gli italiani stanno pagando ben 728,40 euro di accise per litro di benzina. Questo significa che il prezzo al pompa dovrebbe passare da una media di 1,689 euro del 31 dicembre a 1,850 euro per litro di benzina. Si tratta di una vera e propria batosta che si aggiunge agli aumenti causati dall’inflazione a doppia cifra.
Ecco l’intervento dell’economista e politico italiano Alberto Bagnai per a/simmetrie. Durante la diretta vengono dettagliati le motivazioni per cui il costo della benzina è aumentato:
Aumento prezzi benzina, cosa sono i buoni da 200 euro
Il governo Meloni ha voluto incrementare il controllo dei prezzi applicati alla pompa. Il provvedimento denominato “Trasparenza” prevede che i gestori delle stazioni di servizio debbano esporre il loro prezzo giornaliero. A titolo di confronto, questo sarà affiancato dal prezzo medio nazionale comunicato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Da gennaio a marzo 2023, i dipendenti potranno risparmiare utilizzando i buoni benzina erogati dai datori di lavoro delle aziende private, che non saranno considerati ai fini del calcolo dell’IRPEF. In altre parole, non sarà applicata alcuna tassazione ai lavoratori dipendenti sui i buoni benzina con un valore complessivo non superiore ai 200 euro.
Così si può risparmiare in maniera consistente sul pieno all’auto
Per difendersi dall’incalzante aumento dei prezzi della benzina, gli automobilisti possono anche ricorrere ad una serie di trucchi molto efficaci. Si può ad esempio liberare il proprio veicolo di tutti i carichi non necessari: trasportando meno peso si consumerà meno carburante. Allo stesso modo, avere le ruote sgonfie può far consumare fino al 10% in più.
Avere una guida nervosa, o stringere la traiettoria in curva, può far aumentare sensibilmente i consumi. Come suggerisce Investire Oggi, rallentare con il sistema del ‘cut-off‘, ovvero inserendo la marcia più alta e lasciando con il piede la frizione, porta ad un sensibile risparmio sul carburante. Le discese in folle, invece, sono da evitare.