Multe, cosa fare con lo stralcio della cartella esattoriale: tutti i dettagli

La legge di bilancio 2023 ha attuato tre provvedimenti per ridurre il contenzioso giudiziario: ecco cosa fare nel caso in cui si ha una multa da pagare e se questo debito rientra nello stralcio della cartella esattoriale.

Durante la conferenza stampa relativa alla legge di bilancio 2023, Giorgia Meloni ha voluto essere molto chiara: “Lo Stato non deve più essere aggressivo o punitivo, ma giusto e comprensivo nei confronti di chi è in difficoltà“. Per questo motivo, si è decisa una nuova “pace fiscale“, che passa soprattutto attraverso due provvedimenti.

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A partire dal 2016 la Polizia Locale di Roma è passata ai Taccuini Digitali per le multe stradali – Investire sul web.

Le cartelle di importo inferiore a 1.000 euro emesse fra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2022 saranno stralciate, ovvero cancellate. La soglia dei 1.000 euro va verificata sommando il debito maturato alle sanzioni ed agli interessi dovuti. Non bisogna quindi guardare all’importo complessivo della cartella, ma a quello del singolo debito tributario.

Questo è il video della conferenza stampa della manovra di bilancio 2023:

Cartella esattoriale con una multa, ecco come procedere

Inizialmente i provvedimenti inseriti all’interno della manovra di bilancio 2023 sembravano molto più incisivi. Durante la discussione in parlamento del 22 dicembre, infatti, si era chiaramente parlato anche dello stralcio delle multe stradali non pagate. Anche in questo caso, veniva proposta la soglia dei 1.000 euro ed una cartella emessa almeno 7 anni fa.

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Napoli, nel 2016 la signora Raffaella Tofani collezionò oltre 100 multe in un mese a causa della ZTL – Investire sul web.

La manovra di bilancio approvata, però, ha visto scomparire dal testo di legge lo stralcio delle multe. Per i tributi locali, come IMU e TARI, ma anche per le multe, saranno i rispettivi comuni a doversi pronunciare entro il prossimo 31 marzo. Bisognerà presentare una domanda di cancellazione della cartella, con modalità ancora non specificate.

Il paragone con il governo Draghi: perchè questa volta è molto diverso

Molti comuni sono indebitati, e quindi è molto probabile che non cancelleranno i tributi locali. Si tratta di una situazione molto diversa rispetto allo stralcio delle cartelle previste dal precedente governo Draghi. In quel caso, furono cancellate le cartelle iscritte a ruolo fra il 2000 ed il 2010 di valore complessivo fino a 5.000 euro.

Mentre Giorgia Meloni ha invocato uno stato più giusto, Mario Draghi aveva spiegato che c’era invece la necessità di alleggerire i debiti dei cittadini, soprattutto dopo la crisi indotta dalla pandemia di Covid. Inoltre, il sistema di riscossione aveva mostrato di essere molto in difficoltà quando si tratta di recuperare debiti di 10 o 15 anni prima.

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