Pensioni, perchè il nostro futuro è a rischio

Il futuro delle nostre pensioni è a rischio? Ecco i preoccupanti dati che mostrano cosa è successo ad inizio 2022 e qual è il trend che stiamo percorrendo in Italia.

Nel 2022 in Giappone si è raggiunto un nuovo record negativo: sono nati 800 mila bambini in meno rispetto all’anno precedente. Il 28% della popolazione ha più di 65 anni, e quindi si è ormai ritirato dal lavoro. L’aspettativa media di vita è aumentata, ed ha raggiunto gli 85.3 anni, 81.91 anni fra i maschi ed 88.09 fra le donne.

Pensioni, ecco perchè il nostro futuro è a rischio - Investire sul web.
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Come riporta anche AGI, il primo ministro Fumio Kishida ha voluto lanciare l’allarme: “Il Giappone è sul punto di non poter continuare a funzionare come società. Dobbiamo focalizzare l’attenzione sulle politiche riguardanti l’infanzia e l’educazione dei figli: è un tema che non può aspettare e non può essere rimandato“.

Il futuro delle pensioni è a rischio, ecco perchè

Come il Giappone, anche l’Italia ha un’aspettativa di vita fra le più alte al mondo. L’ufficio studi della CGIA di Mestre ha rilevato che, nel 2022, il numero dei pensionati nel nostro paese ha superato il numero degli occupati. Più precisamente, il 1° gennaio 2022 l’INPS erogava 22.759.000 assegni pensionistici, mentre il numero dei lavoratori era 22.554.000.

I dati dell'Ufficio studi della CGIA di Mestre: paghiamo più pensioni che stipendi - Investire sul web.
I dati dell’Ufficio studi della CGIA di Mestre: paghiamo più pensioni che stipendi – Investire sul web.

Bisogna tenere presente che l’INPS non eroga solamente le pensioni di anzianità ed anticipate, ma ad esempio corrisponde anche quelle di invalidità ed ai superstiti. A differenza di altri paesi, in Italia l’assistenza non è stata separata dalla previdenza pensionistica, e questo incide anche sul numero di pensioni erogate a ciascun cittadino.

Abbiamo più lavoratori che pensionati: i dati

Avere 205.000 mila unità di pensionati in più rispetto ai lavoratori pone sicuramente il problema della stabilità del nostro sistema pensionistico. I dati della CGIA mostrano che, come da attese, lo sbilancio fra lavoratori e pensionati è più ampio nel sud Italia. Questo conferma anche che i meridionali continuano a spostarsi al nord per cercare lavoro.

I dati INPS riguardo il numero di pensionati ed i redditi pensionistici annui - Investire sul web.
I dati INPS riguardo il numero di pensionati ed i redditi pensionistici annui – Investire sul web.

Le grandi città come Milano, Brescia e Bergamo, capaci di attirare forza lavoro dal resto d’Italia ed anche dall’estero, riportano un saldo fra lavoratori e pensionati che è positivo. A Milano, infatti, ci sono ben +279.000 lavoratori rispetto ai pensionati. Lo stesso avviene anche nella provincia di Roma, dove il saldo è positivo di +275.000 unità.

Perchè l’allarme del primo ministro Giapponese è valido anche in Italia

Quando si guarda alla differenza fra il numero di pensionati e lavoratori bisogna tenere presente non solo la migrazione interna all’Italia. Ci sono infatti anche altri due importanti fattori di cui bisogna tenere conto. Molti giovani e meno giovani decidono di andare all’estero per trovare migliori condizioni lavorative: secondo l’AIRE sono oltre 5 milioni.

Il dato preoccupante è che dal 2019 al 2021 c’è stato un +6% di cittadini che hanno deciso di lasciare il paese, nonostante le difficili condizioni globali della pandemia di Covid. Anche in Italia ci sono inoltre gli stessi problemi sollevati dal primo ministro del Giappone Fumio Kishida: la natalità è troppo bassa, e la società rischia di non funzionare più.

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