Ora l’Inps ti dirà che pensione ti aspetta

Ora l’Inps ti dirà che pensione ti aspetta. Ecco il nuovo strumento dell’Ente previdenziale si aggiorna in base alla normativa vigente ed indica quanti contributi e quale età bisognerà raggiungere per ritirarsi dal lavoro.

A partire dal 1° gennaio 1996, chi entra nel mercato del lavoro è soggetto al sistema pensionistico contributivo. Chi invece in quella data aveva già maturato esperienza lavorativa, ha continuato ad essere soggetto al regime retributivo fino al 2012. Questo ha generato diverse perplessità riguardo il calcolo del proprio assegno pensionistico.

Una busta arancione con l'estratto conto contributivo che l'Inps invia ai lavoratori Roma, 20 aprile 2016 - Investire sul web.
Una busta arancione con l’estratto conto contributivo che l’Inps invia ai lavoratori Roma, 20 aprile 2016 – Investire sul web.

Per cercare di eliminare ogni incertezza, nel 2016 l’INPS aveva inviato a casa di alcuni lavoratori delle buste arancioni. All’interno vi era contenuta la simulazione della propria pensione. L’iniziativa aveva suscitato molto interesse, e da allora l’INPS ha sviluppato diverse iniziative volte a maturare la consapevolezza della propria posizione pensionistica.

L’Inps ed il nuovo strumento per la pensione

Da diversi anni, chi è registrato al portale web www.inps.it può procedere a verificare il corretto versamento di tutti i propri contributi. C’è inoltre la possibilità di effettuare una simulazione della propria pensione attraverso lo strumento “La mia pensione futura“, che utilizza proprio i dati dell’utente e lo storico contributivo.

I dati INPS dei pensionati divisi per classi di età, anno 2021 - Investire sul web.
I dati INPS dei pensionati divisi per classi di età, anno 2021 – Investire sul web.

Per chi non è registrato al portale web dell’INPS, a partire da quest’anno è stato messo a punto un nuovo strumento per la simulazione della pensione. Si chiama “Pensami” ed è stato sviluppato grazie ai fondi del PNRR. Per poterci accedere, dalla pagina principale del sito web bisogna selezionare “prestazioni e servizi” e poi “servizi“.

La simulazione che non richiede dati personali all’utente

L’INPS ha realizzato anche un breve video con le istruzioni sull’utilizzo della simulazione della pensione di “Pensami”. L’Ente ha infatti voluto chiarire che questo servizio gratuito non accede alla banca dati dell’INPS. Pertanto, per avere una simulazione il più possibile corretta bisogna inserire i dati richiesti con la massima precisione.

INPS, tipologie di pensionati per ripartizione geografica. Anno 2021 - Investire sul web.
INPS, tipologie di pensionati per ripartizione geografica. Anno 2021 – Investire sul web.

“Pensami”, inoltre, non è in grado di fornire una stima sull’assegno pensionistico che si andrà a ricevere. Non serve neanche per chi è già in pensione, perchè è destinato solamente ai lavoratori. Dopo aver inserito le informazioni richieste, infatti, mostrerà tutte le opzioni che l’utente avrà per andare in pensione, indicando l’età ed i contributi richiesti.

I risultati della simulazione per un classe 1975 ed un 2000

Lo strumento “Pensami”, al momento, non è aggiornato con le ultime novità introdotte dalla legge di bilancio 2023. L’INPS ha però fatto sapere che continuerà ad investire sul simulatore, aggiornandolo di volta in volta in base alle novità legislative. Presto verrà dunque aggiornato inserendo anche l’opzione Quota 103.

Utilizzando “Pensami” si scopre che, il lavoratore dipendente del settore privato che ha iniziato a lavorare nel 1996 potrà andare in pensione anticipata dal 2039. La pensione di vecchiaia non arriverà prima dei 68 anni e 10 mesi. Chi invece è nato nel 2000 avrà la pensione di vecchiaia a 74 anni e 3 mesi di età, quella anticipata a 66 anni e 9 mesi.

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