Benzina e diesel, ricominciano i problemi

Il rincaro del diesel e della benzina è stato un problema fin dallo scoppio della guerra. Adesso potrebbero tornare ad esserci dei problemi, perché il prezzo tornerà a salire.

Al momento dello scoppio della guerra in Ucraina e alla realizzazione del fatto che la maggior parte dei nostri approvvigionamenti di gas e petrolio arrivano dalla Russia, il problema dell’aumento del prezzo del carburante si è fatto concreto.

aumento benzina
aumento della benzina: cosa sta succedendo -investiresulweb.it

Per mesi il prezzo del carburante, sia disel che benzina non ha fatto che aumentate, arrivano a sfondare lo spaventoso tetto dei 2 euro al litro. In seguito, grazie al taglio delle accise operato dal Governo Draghi, la situazione è migliorata.

Il precedente Governo posto uno sconto sulla benzina andando a tagliare le accise, ovvero le tasse, per un totale di 30 centesimi al litro. In questo modo si è riusciti in maniera efficace a tenere il prezzo del carburante sotto controllo, purché con un deciso calo delle entrate per le casse dello Stato.

Proprio questo è il motivo che ha spinto il Governo Meloni ad eliminare lo sconto sulle accise. Con l’insediamento del nuovo Governo, le misure economiche sono state tante, troppe per le casse dello Stato. Nella Legge di Bilancio, la riforma delle pensioni, e in previsione della manovra fiscale, sono stati spesi moltissimi soldi, che il Governo ha deciso di far rientrare grazie alle tasse sul carburante. Una pessima notizia per gli automobilisti, che già da gennaio si sono ritrovati con la benzina e il disel di nuovo a 1,90 euro al litro. La rimozione del taglio delle accise è stato fatto in maniera chirurgica, per fa alzare il più possibile le tasse sul carburante senza sfondare il muro psicologico dei 2 euro al litro.

Accise della benzina, cosa accade a febbraio

A preoccupare è che per febbraio potrebbe essere previsto un nuovo aumento del prezzo dei carburanti. Il 5 febbraio è scattato l’embargo sui prodotti raffinati provenienti dalla Russia, primi tra tutti disel e benzina.

Quindi anche l’Italia perde un importante fornitore di carburante. Questo significa che la quantità di carburante importata sarà significativamente inferiore, e di conseguenza ci si aspetta un aumento dei prezzi.

In questo caso i precedenti sconti potrebbero fare da cuscinetto e attutire gli aumenti, mantenendoli contenuti. Non si nega, tuttavia, che questi aumenti ci saranno e in quel caso potrebbe scattare l’accisa mobile, che parte se il prezzo aumenta, sulla base del precedente bimestre, rispetto al valore di riferimento espresso in euro, indicato nell’ultimo Documento di programmazione economico-finanziaria presentato.

In caso dell’acqua nella benzina

Intanto cominciano a farsi sempre più frequenti i casi di truffa dell’acqua nella benzina. In tutta Italia sono stati segnalati casi di automobilisti che si sono trovati con problemi alla macchina perché alle pompe di benzina veniva versata dell’acqua assieme al carburante. Si tratta di una vera e propria truffa per poter guadagnare più possibile dall’aumento del prezzo dei carburanti.

giorgia meloni
Cosa succederà adesso in Italia-investiresulweb.it

Il problema è che avere acqua nel serbatoio non è il massimo per un veicolo e può portare anche a problemi meccanici. Per accorgersi se c’è dell’acqua nel proprio serbatoio ci sono alcuni indizi rivelatori, come la partenza a scatti, rumori insoliti e fumo bianco dal tubo di scappamento.

La conferma la possiamo ottenere utilizzando la pasta rivelatrice, oppure togliendo un campione dal proprio serbatoio e lasciandolo all’aria aperta qualche minuto.

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