Superbonus, cattive notizie: il governo dice no alla proroga

Nonostante tutte le buone proposte, il Superbonus non sopravviverà oltre. Dopo molti stenti, il Governo ha decretato la sua chiusura.

Il Superbonus 110% è stato uno dei più importanti bonus degli ultimi anni. Nonostante sia ancora molto popolare, non si può passare sopra ai suoi innegabili difetti storici. Ecco perché il Governo ha deciso di non prorogarlo oltre e lasciarlo quindi morire nel 2023.

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Fine del superbonus: cosa succederà adesso?-investiresulweb.it

La conversione parlamentare del Decreto milleproroghe 2023 ha fatto molto discutere tra gli scranni della politica. Per molte misure che non sono state particolarmente ben viste negli ultimi tempi questa era l’ultima spiaggia per poter sperare in una promozione almeno fino all’estate. Tra le tantissime possibilità di proroga di cui si è discusso in sede di dibattito parlamentare, una che non ha proprio trovato spazio è la proroga del Superbonus al 110%, che terminerà la sua esistenza a marzo. La misura, come già ampiamente annunciato dal Governo, verrà modificata ad un’aliquota del 90% anziché 110%, per poi diminuire di nuovo nel 2024.

Durante la discussione è stata presa la decisione di mantenere invece le direttive in merito ai tavoli all’aperto per bar e ristoranti sopraggiunti durante il periodo del Covid-19. Ovvero la possibilità per tali attività di avere accesso all’autorizzazione per mettere fuori dal locale tavolini e sedie senza particolari difficoltà burocratiche. In particolare, non ci sarà bisogno della verifica di compatibilità paesaggistica, cosa che facilita di molto la vita dei ristoratori. La proroga è stata posta dal 31 marzo, data di scadenza dell’ultima proroga prevista, al 30 giugno. D’altronde non sarebbe stato il massimo togliere questa possibilità proprio in apertura della stagione turistica. Di questa misura per i tavoli all’aperto si tornerà a parlare probabilmente a fine anno.

Le novità del milleproroghe, dentro i tavolini, fuori il superbonus

Tolta, invece, ma già dalla fine del 2022, la possibilità di esenzione dal pagamento della tassa sull’occupazione del suolo pubblico. Questa era stata una delle grosse novità introdotte per agevolare il lavoro degli esercenti di ristoranti e bar durante la parentesi del Covid. In alcuni Comuni, tuttavia, si è rimasti con l’esenzione attiva per continuare ad agevolare i locali.

Il Superbonus, invece, viene bocciato senza nemmeno una votazione, per il parere contrario del Governo. Rimane quindi in vigore il regolamento messo in campo con il decreto Aiuti, che prevede la riduzione dell’aliquota al 90% del bonus per gli edifici condominiali, mentre per quanto riguarda le villette veniva prevista la possibilità di sfruttare l’aliquota del 110% fino al 31 marzo di quest’anno.

La questione degli incarichi della Pubblica amministrazione

Un emendamento proposto dal Governo stesso, ma che non sarà alla fine confermato nel decreto milleproroghe è quello relativo alla sospensione degli incarichi. La proposta era di sospendere fino al 2026 il divieto di conferire gli incarichi retribuiti ai vertici dell’Amministrazione Pubblica ai pensionati. Quindi, chi ricopre questi ruoli trovandosi in quiescenza potrà continuare a farlo solo a titolo gratuito.

Superbonus, cattive notizie:  il governo dice no alla proroga
Superbonus è tutto finito? – Investiresulweb

Una possibilità che, invece, sta venendo ampiamente criticata e discussa è quella trovata per ovviare alla mancanza di personale sanitario negli ospedali. La proposta è quella di permettere di far rimanere in servizio il personale sanitario fino a 72 anni di età. Questa possibilità è stata molto osteggiata dai sindacati dei medici e degli infermieri.

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