Buoni fruttiferi delle Poste: cosa c’è di nuovo

Novità importanti per i buoni postali fruttiferi. Il 2023 potrebbe essere un ottimo anno per riprovare a utilizzare uno si questi strumenti.

I buoni fruttiferi sono uno degli strumenti di investimento preferiti dagli italiani. Caratterizzati da un basso rischio, risultati a breve termine e facilità nell’utilizzo. Le novità del 2023 li renderanno particolarmente appetibili per i risparmiatori.

160 anni di poste italiane
Nuovi buoni fruttiferi – investiresulweb.it

Il 2023 si sta concretizzando come un anno particolarmente difficile. La crisi economica sembra non voler finire, l’aumento del costo delle bollette rimane la dove si trova, seppur con qualche lieve calo, ma soprattutto abbiamo ancora il problema dell’inflazione. L’inflazione è adesso stabile al 10% e non si sono placati i tentativi della BCE di farlo calare. Per tenere sotto controllo il tasso di inflazione, che altrimenti sarebbe anche più alto, la BCE è intervenuta sulla politica monetaria, andando a potenziare il valore del denaro con l’aumento del tasso di interesse. Questa soluzione ha effettivamente un impatto positivo sull’inflazione, ma anche su altre cose.

Il primo impatto, in negativo, è quello sui tassi dei mutui, che stanno aumentando a dismisura, soprattutto per quanto riguarda i tassi variabili. Tuttavia, un altro effetto che ha avuto, estremamente positivo, è quello sui tassi dei buoni postali fruttiferi. I buoni fruttiferi, benché fossero molto popolari in passato per le loro peculiari caratteristiche, sono stati superati in efficacia da altri strumenti ben più efficaci per l’investimento dei risparmi. I buoni fruttiferi erano semplicemente troppo poco remunerativi per essere ancora utilizzati al giorno d’oggi, ma l’aumento dei tassi di interesse ha fatto fatto si che anche i tassi sui buoni aumentassero.

I nuovi buoni fruttiferi del 2023, un ritorno di fiamma

Con l’aumento dei tassi di interesse, i buoni fruttiferi hanno aumentato il proprio tasso dallo 0,5% al 2%, rendendoli quindi uno strumento di risparmio molto più competitivo rispetto al resto del mercato. In più, in occasione della festività per i 160 anni dalla fondazione di Poste Italiane, la società ha lanciato una nuova linea di buoni fruttiferi molto interessanti: Buono 3 anni Plus, Buono Rinnova, Buono Risparmio Sostenibile e, più importante di tutti, il Buono Risparmio Semplice. Quest’ultimo in particolare è molto conveniente per una concausa di molti fattori.

buono fruttifero
Come poter avere i nuovi buoni fruttiferi- Investiresulweb

In primis il fatto di essere un buono fruttifero, quindi un investimento a basso rischio per i periodi brevi e medi. Inoltre il Buono Risparmio Semplice è stato ideato per una durata di 4 anni, un periodo non particolarmente lungo per poter vedere molto velocemente i risultati del proprio investimento. Ultima cosa, il tasso annuo lordo del buono Risparmio Semplice è del 2,5%, il più alto tra tutti i buoni fruttiferi.

La rinascita dei buoni fruttiferi con risparmio semplice

Per questa combinazione di fattori, il 2023 potrebbe vedere un ritorno in auge dei buoni fruttiferi. La loro efficacia in quanto strumenti di investimento era stata messa ampiamente in discussione in passato, ma quest’anno questi importantissimi strumenti per la storia del risparmio in Italia potrebbero tornare in auge. Finalmente anche i buoni fruttiferi sono tornati competitivi sul mercato. Grazie a Buono Risparmio Semplice, che è a mani basse il più conveniente del mucchio, gli italiani avranno un nuovo modo per mettere a frutto i propri risparmi in attesa di tempi migliori.

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