In pensione a 72 anni, perchè il traguardo è vicino

Il traguardo è vicino per la pensione a 72 anni. Ecco perchè alcuni emendamenti del decreto Milleproroghe riguardano da vicino i lavoratori.

Negli ultimi anni si stanno verificando due trend completamente diversi per quanto riguarda l’accesso alla pensione. Chi ha perso il lavoro ed ha superato i 60 anni fatica a trovare un datore di lavoro che lo voglia impiegare. Questi lavoratori cercano ovviamente la prima finestra disponibile per ritirarsi in pensione.

Si potrà andare in pensione a 72 anni?
In pensione a 72 anni, perchè il traguardo è vicino – Investire sul web.

La legge di bilancio 2023 ha varato Quota 103, che prevede la possibilità di ritirarsi in pensione a 62 anni di età e con 42 anni di contributi. Tutto questo a condizione che l’assegno pensionistico sia 5 volte il trattamento minimo, ovvero ammonti a circa 2800 euro. È previsto inoltre il versamento dei contributi a carico del datore di lavoro come incentivo per coloro che invece decideranno di rimanere sul posto di lavoro.

Ci si può anche ritirare prima dal lavoro, ecco come

L’Opzione Donna è stata prorogata anche per tutto il 2023. Per accedervi bisogna assistere un familiare gravemente malato, invalide civili in misura pari o superiore al 74%. Il provvedimento è valido anche per chi è stata licenziata o lavora in un’azienda che ha attivato un tavolo di confronto per la crisi aziendale.

La pensione a 72 anni sarà davvero possibile?
Dati INPS sul numero di pensioni in Italia nel 2021 – Investiresulweb.

Anche l’APE sociale è rinnovato per tutto il 2023. In presenza di alcuni requisiti ci si potrà ritirare in pensioni a 63 anni di età e 30 anni di contributi. Si dovrà infatti svolgere mansioni gravose, essere disoccupati, invalidi civili ad almeno il 74% o caregivers. La prima finestra temporale per richiedere l’accesso scadrà il 31 marzo 2022.

Il traguardo è vicino per la pensione a 72 anni? Cosa succede

Ci sono anche delle categorie di persone che invece vorrebbero rimandare il più possibile l’età pensionabile. Fra questi, ci sarebbero i magistrati ed i medici. Per quest’ultima categoria, c’è un interessante emendamento del decreto Milleproroghe che li riguarda. I medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta potranno ritardare la pensione.

La pensione in Italia secondo l'ISTAT: le classi d'età ed il reddito percepito
Numero di pensionati ed importo medio percepito a fine 2021, dati ISTAT – Investire sul web.

Se infatti precedentemente l’età pensionabile era 70 anni, adesso si è deciso di innalzarla a 72 anni. La decisione è stata presa soprattutto perchè c’è una carenza di queste due figure professionali ed altrimenti numerose famiglie italiane rimarrebbero senza medico di base. L’unico requisito richiesto sarà essere iscritti al SSN.

La buona notizia che arriva dal decreto Milleproroghe

Il decreto Milleproroghe contiene anche un’altra misura che gli italiani hanno mostrato di apprezzare moltissimo. Durante la pandemia, infatti, è stata introdotta la possibilità di ricevere via e-mail dal proprio medico la cosiddetta “ricetta elettronica“. Tutto questo in via temporanea e per evitare che le persone continuassero a circolare durante i lockdown.

Il Movimento 5 Stelle ha invece presentato un emendamento proprio riguardo la possibilità di continuare ad utilizzare per tutto il 2023 la “ricetta elettronica”. Il provvedimento è già stato approvato da due commissioni: Bilancio del Senato e Affari Costituzionali. Si tratta sicuramente di una buona notizia che farà contenti tutti, lavoratori e pensionati.

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