IMU non pagata, come cavarsela con poco

È possibile cavarsela con poco per l’IMU non pagata nel 2023. Ecco tutto quello che c’è da sapere, dal calcolo delle sanzioni alla decadenza dell’imposta.

A fine 2021 Il Sole 24 Ore ha confermato che il gettito reale dell’IMU era inferiore di ben 5,8 miliardi rispetto al gettito potenziale. Il tasso di evasione della tassa sull’immobile, infatti, si aggirerebbe intorno al 25.8%, con evidenti differenze regionali. Per esempio, l’evasione stimata in Emilia Romagna è del 15%, in Calabria del 46.5%.

Come provvedere al ravvedimento operoso nel 2023 per l'IMU non pagata
IMU non pagata, come cavarsela con poco – Investiresulweb.

L’Agenzia delle Entrate, da diversi anni, ha attivato controlli su diversi canali per scovare gli evasori dell’IMU. Questo, ad esempio, avviene anche ricorrendo all’aerofotogrammetria, ovvero alle fotografie aeree per mappare il territorio. Si sovrappongono inoltre le diverse mappe catastali per rilevare eventuali incongruenze.

IMU non pagata, come cavarsela con poco

Dunque anche chi ha una casa abusiva potrebbe essere comunque scoperto dall’Agenzia delle Entrate. Ci sarebbero infatti circa 2 milioni di particelle non dichiarate con circa 1.2 milioni di unità immobiliari “fantasma”. Anche per questo motivo, si è deciso di intraprendere la riforma del catasto su più fronti.

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Il Bollettino delle entrate tributarie del MEF per il 2022: aumentano le entrate per l’IMU – Investiresulweb.

L’IMU 2023 andava versato entro il 16 dicembre 2022. Coloro che non hanno provveduto al pagamento dell’imposta, si trovano pertanto in uno stato di evasione. Per mettersi in regola c’è soltanto una strada percorribile, che è quella del ravvedimento operoso. Ci sono diversi strumenti che possono aiutare a capire gli importi che sono effettivamente dovuti.

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Per cavarsela con poco per l’IMU non pagata bisognerebbe versare quanto dovuto non più tardi di 90 giorni dal 16 dicembre 2022. Entro i primi 14 giorni, infatti, si pagherebbe lo 0.1% per ogni giorno di ritardo. Dal 15° al 30° giorno si arriverebbe a pagare l’1.5% per ogni giorno di ritardo. Dal 31° al 90° giorno la percentuale sale all’1.67%.

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La tabella del ravvedimento operoso del 2023 per l’IMU – Investiresulweb.

Dopo il 90° giorno di ritardo, la sanzione ridotta da ravvedimento sale significativamente, arrivando al 3.75%. Per calcolare gli importi dovuti, ad esempio, sul sito web www.ripa.it si può trovare un foglio di calcolo da scaricare gratuitamente. Per chi avesse delle rate arretrate dell’IMU risalenti agli anni precedenti al 2022, si devono fare alcune valutazioni.

La legge di bilancio 2020 ha esteso la possibilità del ravvedimento operoso con una sanzione ridotta. Tutto questo proprio per stimolare da parte dei cittadini un corretto comportamento nei confronti del fisco. Bisogna inoltre tenere presente che l’IMU decade al verificarsi di alcune condizioni, così come dettagliato dall’articolo 2948 del Codice Civile.

Per i pagamenti annuali o con scadenze più brevi il termine di prescrizione è 5 anni. È indispensabile saper dunque calcolare i termini della decadenza dell’imposta. I 5 anni, infatti, vanno considerati dal periodo di imposta successivo a quello del versamento dovuto. Ad esempio, la decadenza dell’IMU 2023 avverrà nel 2028 se il comune non ha inviato nè l’avviso di accertamento, nè il titolo esecutivo.

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