Reddito di Cittadinanza anche agli stranieri in Italia da poco tempo, così vuole l’Europa

L’Europa ha fatto alcune richiesta all’Italia che riguardano il Reddito di Cittadinanza: fra queste, c’è l’accesso degli stranieri al beneficio fiscale.

Il Reddito di Cittadinanza dovrebbe concludere ufficialmente la sua esistenza nel 2023. A gennaio, infatti, è stato confermato per soli 7 mesi, con l’eccezione di alcuni nuclei familiari numerosi a cui si è rinnovato il beneficio per ulteriori 18 mesi. A settembre, quindi, la maggior parte degli italiani non dovrebbe più poter godere del Reddito di Cittadinanza.

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Reddito di Cittadinanza anche agli stranieri in Italia da poco tempo, così vuole l’Europa – Investiresulweb.

Il governo Meloni ha subito chiarito che non c’è la volontà di cancellare qualsiasi sussidio. Semplicemente, si vorrebbe creare uno strumento che sia più equo. Si sospetta che sarà il Reddito di Sussistenza ad entrare pienamente in vigore nel 2024. La principale novità sarà la gestione, che verrà effettuata dal Comune e non più a livello statale.

Reddito di Cittadinanza anche agli stranieri in Italia da poco tempo, così vuole l’Europa

Il Reddito di Sussistenza dovrebbe essere riservato ai nuclei familiari dove nessuno è occupabile e si è in condizioni di povertà. La durata del sussidio dovrebbe essere limitata a soli 8 mesi, durante i quali dovrebbe esserci l’obbligo di frequentare un corso di formazione almeno semestrale per reinserirsi nel mercato del lavoro.

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I percettori del Reddito di Cittadinanza (RdC) e Pensione di Cittadinanza (PdC) per area geografica – Investiresulweb.

Mentre dunque il Reddito di Cittadinanza esaurisce completamente la sua missione, la Commissione Europea ha deciso di elevare ben quattro infrazioni ad tre direttive europee ed un regolamento. Ciò che incuriosisce è che l’Europa chiederebbe quindi la revisione delle normativa che ormai si è deciso di accantonare definitivamente.

Ecco tutte le infrazioni che sarebbero state commesse

La Commissione Europea ha contestato la richiesta di risiedere regolarmente in Italia da almeno 10 anni per poter godere del Reddito di Cittadinanza. Secondo il Regolamento 2011/492 e la Direttiva 2004/38/CE, tutti i cittadini dell’Unione Europea dovrebbero poter usufruire di questo tipo di sussidio, che pone dei paletti troppo alti.

erogazione del Reddito di Cittadinanza
I dati INPS 2020 sull’erogazione del Reddito di Cittadinanza – Investiresulweb.

Non bisognerebbe dunque chiedere 10 anni di residenza in Italia, ma solamente 3 mesi e l’ottenimento di una cittadinanza comunitaria. Non dovrebbero esserci inoltre discriminazioni riguardo la storia lavorativa. Ciò che conta è solamente l’aver perso il proprio posto di lavoro negli ultimi mesi.

Il nodo del testo della Commissione UE per cittadini comunitari ed extracomunitari

La Commissione Europea ha sottolineato che la direttiva 2003/109/CE prevede che anche i soggiornanti di lungo periodo extracomunitari debbano accedere a misure come il Reddito di Cittadinanza. La normativa italiana, invece, richiede almeno 3 anni di residenza consecutivi per poter richiedere di beneficiare del Reddito di Cittadinanza.

Questa sarebbe una violazione violazione della direttiva 2011/95/UE, perchè anche i cittadini italiani potrebbero non avere le caratteristiche per poter accedere al Reddito di Cittadinanza. Chi infatti si trasferirebbe all’estero per onorare un contratto di lavoro, al suo rientro potrebbe non avere più le caratteristiche per chiedere il sussidio.

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