Stralcio dei debiti fiscale, come funziona veramente

Ci sono ancora dei dubbi in merito al funzionamento dello stralcio di debiti fiscali. Ecco come funziona con lo stralcio pieno o parziale.

Sta procedendo lo stralcio dei debiti fiscali. Si tratta di un taglio netto agli importi delle cartelle esattoriali dei contribuenti che hanno contratto dei debiti con il Fisco. Andiamo a vedere come funziona la situazione per i debiti con Comuni e Enti Locali.

rottamazione cartelle
Cosa possiamo fare per rottamare delle cartelle che abbiamo ricevuto -Credit ANSA- Investiresulweb

Quando è stata annunciata la rottamazione delle cartelle esattoriali del 2023 c’erano diverse cose immediatamente chiare. La prima è che lo stralcio delle cartelle esattoriali avrebbe avuto dei limiti precisi: sarebbero state stralciate solo le cartelle esattoriali di valore pari o inferiore a 1.000 euro, e solo se create entro il 2015. Inoltre c’è da precisare che i debiti fiscali non sarebbero stati cancellati in maniera totale, ma parziali. Lo stralcio parziale dei debiti significa che a non dover essere pagato sarà soltanto una parte del debito, precisamente quella costituita dagli interessi maturati nel tempo e dalla mora che hanno fatto aumentare il debito nel tempo.

Questo però vale solamente per i debiti fiscali contratte per debiti fiscali statali, perché dalla rottamazione sono stati esclusi tutti i debiti Fiscali contratti per inadempienze con debiti di tasse e imposte di competenza dei Comuni e degli Enti Locali. Per quanto riguarda i Comuni, in particolare, il Governo ha permesso ai Comuni di decidere autonomamente se aderire o meno alla rottamazione, ma con un qualche opzione extra. In particolare i Comuni possono decidere se applicare una rottamazione parziale, come quella operata dal Governo, una rottamazione totale, con cui eliminerebbero l’interezza dei debiti fiscali, o non applicare affatto la rottamazione.

Le date per la decisione dei Comuni, ecco cosa ha deciso il Governo

Qualsiasi cosa le amministrazioni locali decidano di fare, questa decisione deve essere presa entro il 31 marzo 2023. Visto che le amministrazioni locali non hanno deciso se applicare o no la rottamazione parziale come fatto dal Governo centrale sui debiti fiscali, dovranno scegliere se applicare una rottamazione totale o non applicare alcuna rottamazione. Nel primo caso, ogni debito fiscale dei contribuenti che non hanno pagato una tassa in passato sarà immediatamente cancellato.

rottamazione cartelle
Stralcio dei debiti fiscale, come funziona veramente- Credit ANSA -Investiresulweb

Un finale ben diverso da coloro che hanno debiti fiscali per tasse statali, per cui si applicherà solo una rottamazione parziale. Quindi saranno tagliati dalla spesa totale del debito tutti quei costi accessori legati a conseguenze del debito fiscale vero e proprio. In particolare:

  • interessi per mancata iscrizione a ruolo;
  • sanzioni e interessi di mora.

Quando comincia lo stralcio dei Comuni

Sono invece da pagare a prescindere per un debito fiscale con stralcio parziale: la quota capitale, ovvero l’ammontare della tassa non versato, il rimborso spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica.

Nel caso il Comune con cui si ha un debito fiscale decida per la rottamazione totale delle cartelle, questa verrà fatta automaticamente senza che il contribuente debba fare nulla. L’operazione è pensata per essere pronta entro il 30 aprile 2023.

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