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Fisco, controllo bancomat e scontrini, gli italiani non avranno scampo

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Massimiliano Ciancaglioni

Il Fisco alza in maniera sostanziale il livello dei controlli: accertamenti incrociati per combattere l’evasione fiscale

I controlli del Fisco si fanno sempre seri con il Governo che prepara la nuova stretta per combattere l’evasione fiscale.

Il Consiglio dei Ministri ha dato il secondo via libera al decreto per velocizzare la realizzazione del Pnrr. Il testo era già passato per il Consiglio la scorsa settimana breve alcune modifiche nelle norme per cercare di arginare sempre di più la piaga dell’evasione fiscale. Tra queste modifiche c’è anche la comunicazione all’Agenzia delle Entrate, da parte degli intermediari, dei dati sui pagamenti elettronici.

A riportare la notizia in maniera accurata è il Corriere della Sera, che precisa che il vero interesse del Fisco non sta nell’informarsi su chi compra, quanto piuttosto su chi vende, nel caso ci fosse una situazione di evasione. Questi dati, a detta del quotidiano, verranno uniti a “quelli dei corrispettivi telematici per verificare delle eventuali discordanze”.

Fisco, le nuove norme e le sanzioni

L’Italia ha infatti il problema, ovvero il dato più basso dei pagamenti elettronici pro-capite annuo. Nelle intenzioni del Governo quindi, questo sistema premetterebbe di far emergere le anomalie dalla mancata trasmissione degli scontrini rispetto agli importi che si incassano con moneta elettronica. Fra le tante norme proposte all’interno del decreto c’è anche quella dell’anticipo al 30 giugno delle sanzioni per tutti i commercianti che si rifiutano di accettare i pagamenti con il Pos. La multa in denaro prevista è di 30 euro e aumenta del 4% del valore dell’operazione che ci si è rifiutati di accettare tramite bancomat, carta di credito o prepagata.

E’ previsto anche l’obbligo di fattura elettronica per le partite Iva a regime forfettario. Da ciò sono escluse quelle sotto i 25mila euro fino al 2024, oltre a controlli più stringenti sui bonus edilizi. Non finisce qui: anche un portale nazionale del sommerso che sostituisce e integra le banche dati attraverso cui vengono fatti gli accertamenti.

Massimiliano Ciancaglioni

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