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Bonus

Porte e finestre: quanto tempo ti rimane per averle nuove senza pagarle

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Federica Pollara

Se dovete ristrutturare casa questo è il momento ideale: insieme al superbonus 110% e al bonus ristrutturazioni arriva anche il bonus infissi.

Scopriamo insieme come funziona e quali sono le agevolazioni.

Cambiare gli infissi è uno dei lavori più comuni tra le ristrutturazioni e viene coperto dall’ecobonus ordinario, che da accesso ad un’aliquota della detrazione tra il 50% e il 65%.

Con l’avvento del superbonus 110% il bonus infissi può essere accorpato a quest’ultimo, con maggiori agevolazioni: tuttavia è possibile averne accesso soltanto se si rispettano determinati requisiti.

Appoggiandosi al superbonus è necessario che vengano eseguiti ad altri lavori di ristrutturazione, ma i tempi di rimborso sono più veloci rispetto al semplice bonus ristrutturazioni.

Il superbonus 110% avviene in forma di detrazione, sconto in fattura o cessione del credito e, per il cambio di infissi, porte finestre, d’ingresso o portoni, è necessario che questi non cambiano superficie o forma. È tollerata una percentuale sul cambio di dimensioni del 2%, in caso di motivazioni tecniche.

Bonus Infissi: le regole da rispettare per una veloce agevolazione

Nel decreto non è stato specificato, in realtà, nessun limite sulle dimensioni, ma a chiarire è stata l’Agenzia delle Entrate: è possibile cambiare forma dei serramenti -usando il superbonus 110%- se la superficie totale continua ad essere equivalente ai precedenti infissi.

Per ottenere l’agevolazione necessaria al fine di lavori per la sostituzione di infissi e serramenti, che essa sia appoggiata al superbonus 110% o all’ordinario ecobonus- è necessario inviare una comunicazione in merito all’Enea (l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).

La comunicazione è in sostanza una scheda descrittiva dell’intervento; è necessario inviarla entro 90 giorni dalla conclusione degli interventi di ristrutturazione. Nel caso di una unità immobiliare singola, la scheda descrittiva può essere compilata direttamente dal soggetto beneficiario / proprietario dell’immobile.

Nel caso in cui gli interventi di ristrutturazione siano stati avviati su parti comuni di condomini o simili, la scheda deve essere obbligatoriamente compilata da un tecnico ingegnere, architetto, geometra o perito iscritto all’albo professionale di riferimento.

Federica Pollara

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