Il Governo sta velocizzando le procedure per far partire i controlli del Fisco: controlli maggiori sulle tasse e su chi le evade
Il Governo sta bruciando le tappe e spera di avviare la procedura entro giugno, in modo da permettere al Fisco di iniziare i controlli già a luglio.
Il nuovo sistema di incrocio di banche dati è l’ultima arma del governo per combattere l’evasione fiscale e sta per partire. Lo ha messo a disposizione il Fisco e permetterà di andare ad effettuare dei controlli in modo molto più approfondito nei confronti dei contribuenti. Si avranno così molte più possibilità di scovare i soggetti a rischio e capire se si tratta di evasori. Si è discusso molto su questo sistema e inizialmente il Garante per la privacy aveva opposto resistenza, esprimendo dei dubbi sull’impiego di così tante banche dati e informazioni.
La situazione si è sbloccata con l’ultimo consiglio dei ministri. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, ha dichiarato: “E’ stato trasmesso al Garante per la privacy lo schema di decreto ministeriale recante le procedure per la pseudo-anonimizzazione dai dati da parte dell’Agenzia delle Entrate, ai fini dell’acquisizione del relativo parere”. Lo scorso 26 maggio il documento è arrivato.
Il Governo vuole sbrigarsi e spera che il Fisco possa iniziare i controlli a luglio. Il via libero deve darlo il Garante e ancora una volta la richiesta arriva dall’Europa. Il Governo italiano aumenterà del 15% l’invio di lettere di compliance ai cittadini, che dovrebbero pagare il saldo di loro sponte. Si prevede l’aumento di circa 2,5 milioni di lettere e proprio per questo il Fisco ha bisogno di partire quanto prima con i controlli.
Le banche dati a cui attingerà sono davvero numerose. Si passa dalle carte di credito a bollette e spese sportive, ma anche a spese sanitarie e registri immobiliari. Il Garante vorrebbe escludere almeno le spese sanitarie. I ogni caso siamo pronti all’inizio dei controlli e il sistema avrà due liste di contribuenti a disposizione. Nella prima si svolgeranno analisi per individuare gruppi a rischio evasione, mentre nella seconda si individueranno quei contribuenti che presentano dei rischi fiscali.
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