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Bonus 200 euro, come fare con l’autocertificazione

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Massimiliano Ciancaglioni

Per ricevere il bonus 200 euro dal datore di lavoro è  necessario compilare il modulo di autocertificazione: cosa va inserito

Il tanto discusso bonus 200 euro arriverà, come previsto dal decreto Aiuti, dal mese di luglio. Tuttavia, come abbiamo già avuto modo di vedere, nonostante per molti si tratterà di un sostegno erogato in automatico, sarà comunque necessario presentare un’autodichiarazione. Cerchiamo quindi di capire meglio come funziona il tutto.

Secondo le stime il bonus arriverà ad oltre 30 milioni di italiani. Per alcuni si renderà necessario presentare un’istanza specifica, mentre altri lo riceveranno in maniera automatica. Nonostante questa precisazione, va detto che anche i lavoratori sono tenuti a compilare un modulo di autocertificazione per ricevere l’incentivo.

Bonus 200 euro, cosa va nell’autocertificazione

Il tutto è ben spiegato nell’articolo 31 del testo del decreto aiuti presentato lo scorso 17 maggio in Gazzetta ufficiale dove è indicato il passaggio da seguire per ottenere l’indennizzo: “Tale indennità è riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”.

Questo modulo di autocertificazione dovrà contenere i dati anagrafici, il codice fiscale e il nome del datore di lavoro. Si deve inoltre dichiarare al suo interno di essere in possesso dei requisiti necessari per ottenere il bonus 200 euro. Uno di questi requisiti consiste nell’aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% nel primo quadrimestre del 2022 per almeno una mensilità. Serve poi non essere titolare di un trattamento pensionistico o reddito di cittadinanza, perché in queste casistiche il bonus lo deve erogare l’Inps.

L’ultimo requisito è ovviamente quello di non essere beneficiari del bonus con altri datori di lavoro, perché ovviamente è erogato una sola volta. Il legislatore non ha fornito un fac simile dell’autocertificazione e il documento da consegnare in azienda per avere il bonus è stato predisposto dai consulenti del lavoro. Va intesa come una vera e propria autorizzazione.

Massimiliano Ciancaglioni

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