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Risparmio

La crisi non si ferma: su cosa gli italiani hanno deciso di risparmiare

Published by
Massimiliano Ciancaglioni

Sono cambiati i metodi di acquisto e le priorità dei consumatori: quali sono le scelte degli italiani per far fronte alla crisi

In merito ai cambiamenti generati dalla crisi sulla popolazione italiana, il nuovo report “The shape of retail” realizzato da Alvarez&Marsal ha fatto emergere dati molto significativi. Si tratta di una ricerca sul cambiamento dei valori negli acquisti dei consumatori ed evidenzia che ad esempio un italiano su quattro è disposto a sacrificare la qualità in nome dei prezzi.

Ma non solo: in Europa il 40% dei consumatori ha iniziato a comprare i prodotti online oltre il 70% considera il prezzo basso come primo criterio di acquisto. Lo studio è stato condotto in collaborazione con Retail Economics e prende in esame un campione di 5250 famiglie provenienti da vari paesi. L’obiettivo è quello di comprendere i cambiamenti nei valori che stanno orientando gli acquisti al giorno d’oggi con i tanti problemi economici.

Crisi, come comprano i cittadini oggi

Il Covid e l’aumento dei prezzi con l’inflazione porteranno a ridisegnare completamente le abitudini di acquisto dei cittadini europei. Sono state stabilite ben cinque tipologie di consumatori. La prima è quella degli estimatori della qualità, che rappresenta oltre il 37% degli intervistati e generalmente vanno dai 55 anni in su. Abbiamo poi i consumatori consapevoli dei costi (oltre il 30%) e sono specialmente i giovani residenti in Paesi che hanno visto aumentare di tanto l’inflazione.

La terza categoria è rappresentata da coloro che cercano la comodità (l’11%) e sono una classe di acquirenti di tutte le età che vuole predilige acquisti fluidi e prodotti accessibili. I ricercatori di esperienza sono invece l’8% e danno molto valore all’ambiente del punto vendita e alla componente di intrattenimento (in Italia ce ne sono molti). Per chiudere ci sono gli orientati alla sostenibilità, il 14% e soprattutto Millennials che sono disponibili ad abbandonare i brand se non soddisfano condizioni di eticità.

Chiaramente il fattore che determina la scelta d’acquisto varia anche in base alla tipologia di prodotto. Ad esempio la qualità ricercata più nell’elettronica che nell’abbigliamento, così come le priorità cambiano in base ai Paesi degli intervistati.

Massimiliano Ciancaglioni

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