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Termosifoni spenti e razionamenti, il Governo così si prepara all’autunno

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Massimiliano Ciancaglioni

La diminuzione delle forniture di gas da parte della Russia mette in crisi anche l’Italia: dai termosifoni ai lampioni, tutti i razionamenti

Le bollette del gas schizzano alle stelle e i rimedi consistono nei razionamenti. Le quotazioni del gas sono arrivate a 140 euro e la situazione si è complicata molto. Con i razionamenti parliamo ancora di un’ipotesi, ma che con il passare del tempo appare sempre più probabile. Ad essi si aggiungeranno delle limitazioni per l’orario di accensione dei termosifoni per il prossimo inverno, si nelle case che negli uffici.

C’è anche chi prevede delle misure che limiteranno già quest’estate l’uso dei condizionatori. Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, per ora non si dispera e dice di aspettare per capire se il taglio di forniture della Russia continuerà o meno. Comunque rassicura: “Abbiamo tutte le contromisure pronte. Bisogna essere rapidi ma non precipitosi. Sono 24 ore che la Russia ha annunciato una diminuzione nelle forniture: i motivi possono essere diversi, tecnici o di altro genere. Adesso vediamo nei prossimi giorni se questa diminuzione di stabilizza o se è un episodio, poi prenderanno le decisioni opportune”.

Termosifoni e lampioni, tutti le limitazioni del piano d’emergenza

C’è da aspettarsi bollette più salate? Per ora non è così, ma potremmo assistere a questo scenario se il taglio di Mosca dovesse protrarsi. Già adesso il Governo potrebbe varare delle norme per limitare i consumi, per non intaccare gli stoccaggi di gas, che attualmente sono al 54%. L’obiettivo è di riempirli entro fine autunno del 90%. I razionamenti potrebbero poi riguardare anche l’illuminazione pubblica, con lo spegnimento anticipato dei lampioni.

Tutti i paesi europei stanno attuando il loro piano di emergenza. In base a un regolamento Ue sulla sicurezza delle forniture del 207, ciascuna Paese può dichiarare un’emergenza a livello nazionale, ma anche richiedere l’aiuto dei Paesi vicini. Il razionamento partirebbe dal settore industriale, ma ad esempio le forniture di energia agli ospedali e ai servizi essenziali non saranno razionate. Secondo l’Aie (agenzia internazionale energia) il risparmio più consistente lo si avrebbe nel caso in cui i governi varassero misure per aumentare il car sharing.

 

Massimiliano Ciancaglioni

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