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200 euro di Bonus per 5 mesi e stipendi più alti, la svolta di Draghi appesa ad un filo

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Massimiliano Ciancaglioni

I provvedimenti del governo Draghi per l’aumento degli stipendi non hanno un futuro certo: qual è la situazione

L’inflazione che cresce e l’aumento continuo dei prezzi hanno portato a chiedere a gran voce al governo Draghi un provvedimento per alzare in qualche modo anche gli stipendi e le pensioni. In questo modo si potrebbe garantire ai lavoratori delle maggiori risorse economiche per dar loro un più alto potere d’acquisto. Nonostante la definizione di numerose proposte e l’accordo fra le varie parti, la crisi di governo sta rischiando di far saltare tutto.

La caduta dell’esecutivo Draghi metterebbe uno stop alle soluzioni attualmente in ballo per alzare i salari, che al momento sono varie, alcune più probabili e altre meno. Vediamo allora quali sono, dal bonus 200 euro alla detassazione. Il primo provvedimento per alzare gli stipendi dei lavoratori pubblici e privati con Isee entro i 35mila euro è la proroga del bonus 200 euro.

Bonus, le soluzione per aumentare gli stipendi

L’idea infatti è quella di rendere il contributo una tantum strutturale fino alla fine dell’anno. L’indennizzo dei 200 euro è esentasse e quindi un contributo netto che potrebbe far molto comodo ai lavoratori, alcuni dei quali possono cumularlo all’assegno unico per i figli. Le ultime notizie parlano poi di un’ulteriore proposta per far respirare i portafogli degli italiani. Si tratta della detassazione di tutte le indennità di lavoro.

Si eliminerebbero pertanto le tasse su tutte le forme di aumento dello stipendio su cui ad oggi queste sono applicate, come ad esempio i turni notturni e gli straordinari. Anche questo provvedimento alzerebbe in modo consistente gli stipendi dei lavoratori e darebbe una nuova spinta alla produttività. Questo perché lavorando delle ore in più il contribuente riceverebbe un aumento netto e quindi maggiore in busta paga, e sarebbe quindi più invogliato a farlo.

Va detto che il piano di detassazione delle indennità di lavoro non accompagnerebbe l’estensione del bonus 200 euro ma sostituirebbe tale ipotesi, pertanto verrebbe varato o un provvedimento o l’altro.

Massimiliano Ciancaglioni

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