Nei mesi estivi anche il Fisco va in vacanza, e quest’anno la pausa dura qualche settimana in più rispetto al passato. Nei mesi scorsi, infatti, il calendario delle scadenze fiscali si ferma dal 1° al 20 agosto, in base a quanto stabilito dal decreto legge n.16 del 2012, disciplinato all’articolo 3-quater. Le scadenze che cadono in questo periodo vengono automaticamente rinviate al 20 agosto, che quest’anno è sabato. Lo spostamento per il 2022 quindi nella data del 22 agosto: entro questo giorno si possono effettuare gli adempimenti previsti, senza che vengano applicate sanzioni e maggiorazioni. Quest’anno però, oltre alla solita tregua di agosto, si aggiunge la sospensione dell’invio delle lettere di compliance e di avviso di controllo automatizzati delle dichiarazioni e dell’Iva.
A settembre si torna a lavoro e c’è da fare la dichiarazione dei redditi
Bisogna essere a conoscenza del fatto che i rischi ci sono le multe salate e di diversa natura. Perché se entro 90 giorni dalla scadenza (30 settembre o 30 novembre, a seconda del regime fiscale a cui si è assoggettati) le conseguenze possono essere sia penali che amministrativi. Su quest’ultimo fronte, si può essere costretti a pagare dal 120 per cento al 240 per cento delle imposte dovuta. Nel penale invece si va a finire se il carico fiscale da pagare supera i 50mila euro, con una reclusione che arriva anche fino a 4 anni di carcere nell’evenienza in cui l’evasione sia accertata e non venga riconosciuta una dimenticanza. In quest’ultimo caso la sanzione è diminuita.