1750+euro%3A+arriva+un+conto+da+pagare+che+%C3%A8+peggio+di+una+cartella+esattoriale
investiresulwebit
/2022/08/16/1750-euro-arriva-un-conto-da-pagare-che-e-peggio-di-una-cartella-esattoriale/amp/

1750 euro: arriva un conto da pagare che è peggio di una cartella esattoriale

Published by
Francesco Petito

L’inflazione ha un peso importante sull’economia. Le perdite dovute a ciò sono sono gli occhi di tutte. I dati tra i rapporto dei redditi e consumi in Italia evidenziano che c’è stato l’aumento dei prezzi. Per una media di  1.750 euro per tutti.

Sempre più grave la situazione relativa all’inflazione. Gli aumenti dei prezzi dell’energia portano aumenti anche per altri settori. Una situazione che sta rendendo sempre più complicata la vita delle famiglie italiane. Gli stipendi sono sempre gli stessi ma le spese aumentano con i rincari sui prezzi per le materie prime, sul cibo e sulle bollette. Negli ultimi 3 anni, infatti, ci sono state delle perdite enormi.

La media nazionale delle perdite, dovute all’inflazione, negli ultimi tre anni è di 1750 euro. Per molti italiani significa perdere uno stipendio intero.

Il conto da pagare è salatissimo

In uno studio realizzato dal Centro Studi Tagliacarne, esce fuori questo dato allarmante. E’ stato analizzato, infatti, l’inflazione degli ultimi tre anni a livello nazionale e regionale. In questo modo si può capire chi ha sofferto maggiormente degli aumenti dei prezzi. In totale, la perdita pro capite è stata di  1.750 euro (9,1%), da differenza tra regioni sorprende tutti.

Quella che ha subito più perdite è il Trentino Alto Adige. Il potere d’acquisto è diminuito, di 2.962 euro in tre anni (12,3%). In generale tutte le regioni del nord est sono state colpite dall’inflazione, con una perdita di 2.104 euro. Il Sud Italia, però, più danni rispetti al Nord. Lo conferma anche Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne. Nelle sue dichiarazioni viene riportato come la riduzione del potere d’acquisto, al complesso dei beni e servizi prodotti, è superiore di circa un terzo rispetto a quello del centro Nord Italia.

Le regioni che hanno subito questa perdita sono in Sicilia, Puglia e Calabria. Inoltre, per quanto riguarda la maggiore componente di consumi alimentari, mette il territorio del Sud Italia a nuove perdite in futuro. 

In termini assoluti, le perdite pro capite più lievi sono proprio nel sud. I picchi più bassi di perdite in Italia sono in Calabria (-1.334), Campania (-1.303), Basilicata (-1.295) e Molise (-1.287). Al contrario, i picchi di perdita più alti sono nelle regioni Trentino Alto Adige (-2.962), Emilia Romagna (-2.136), Friuli Venezia Giulia (-2.049) e Lombardia (-2.021).

Francesco Petito

Recent Posts

Bollo auto, cosa accade se lo paga la tua banca

Se il bollo dell'auto lo paga la tua banca si ha un duplice effetto e…

1 anno ago

Acquisto della casa, gli errori da non commettere se volete ottenere un mutuo

Ci sono diversi errori che si possono compiere durante l'acquisto della prima casa. Ecco come…

1 anno ago

Bollette luce e gas di aprile, cosa ci aspetta davvero

Cosa ci porterà il mese di aprile? Sicuramente le sorprese non mancheranno, soprattutto nelle bollette…

1 anno ago

Supermercato: arrivano i prezzi ribassati su tutti questi prodotti grazie al taglio dell’IVA. Aiuto fondamentale alle famiglie

Buona notizia per i cittadini italiani. Ora al supermercato arrivano i prezzi ribassati su tutti…

1 anno ago

1000 euro in più da spendere, perché l’emergenza non è passata

Non siamo ancora fuori dall'emergenza e presto potremmo trovarci a dover spendere ancora più di…

1 anno ago

Case, perchè non conviene più acquistare caldaie a gas

Acquistare le caldaie a gas non conviene più: ecco quali sono le motivazioni per cui…

1 anno ago