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Bonus in busta paga, in quali aziende la crisi si sentirà meno

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Riccardo Magliano

I tempi che corrono necessitano di una spinta altruista. Sono molte le aziende, soprattutto tra le più grandi, che stanno eseguendo manovre di welfare aziendale in favore dei propri dipendenti, elargendo bonus per il caro bollette. Appoggiate dal Governo, queste aziende possono fare la differenza per molte famiglie.

Pochi giorni fa il Governo ha fatto passare un nuovo decreto che permette alle aziende di eseguire azioni di welfare interno in maniera più facile e con meno risorse. Ovviamente si tratta di un intervento per aiutare i lavoratori in materia di crisi energetica, così da limitare le spese dello Stato e lasciare che siano le aziende ad aiutare i propri dipendenti senza preoccuparsi delle conseguenze.

Bonus in busta paga
Foto ANSA

Il Governo ha permesso, tramite il decreto aiuti bis, che i benefit delle aziende nei confronti dei dipendenti fino a 600 euro siano detassati. Un incentivo di tipo fiscale molto importante, che sprona i datori di lavoro ad aumentare i benefit ai dipendenti e aiutarli con il caro bollette.

Le aziende dove si ottengono più bonus

L’intervento del governo dice che, per tutto il resto del perido d’imposta 2022, tutti i benefit e bonus aziendali ai lavoratori o rimborsi dati per il agamento delle utenze domestiche entro un limite complessivo di 600 euro non concorrono a formare reddito. Questo significa che non ci sarà tassazione su quei soldi elargiti. Una buona notizia per i datori di lavoro, che potranno dare denaro extra ai propri dipendenti senza che questo comporti pagamento di altre tasse.

Inoltre, questi 600 euro che l’azienda può dare ai propri dipendenti sono cumulabili con il bonus carburante, per un valore totale di 800 euro. La spinta del Governo porta quindi le aziende ad essere più generose. Alcune grandi aziende italiane, con già alle spalle anni di buona politica sul welfare aziendale hanno ancora più spazio di manovra.

Mario Draghi
Foto ANSA

Brembo, società multinazionale leader nello sviluppo e produzione di impianti di freno per veicoli, ha deciso di riconoscere ai suoi dipendenti in Italia un premio straordinario di 1.000 euro contro il caro bollette. Intesa SanPaolo ha concesso un bonus di 500 euro a tutti i quasi 82.000 dipendenti. Valentino, invece, ha concesso una quattordicesima mensilità per tutti i dipendenti. Non solo le aziende più grandi del nostro paese, ma anche quelle di dimensione media hanno puntato verso l’aiuto ai dipendeti.

Riccardo Magliano

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