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Bollette ora c’è l’incubo del distacco utenza

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Riccardo Magliano

La crisi del gas sta raggiungendo la sua parte più critica. Molte famiglie stanno ricevendo proprio nel mese di ottobre bollette talmente alte da non poterle pagare. Cosa succede a coloro che non possono pagare le bollette? C’è davvero la possibilità che gli venga staccata la corrente?

Bollette del gas e della luce hanno raggiunto dei picchi di prezzi mai visti prima. Le prime vittime della crisi del gas sono le famiglie di quegli stessi lavoratori e lavoratrici che hanno visto l’azienda dove lavoravano chiudere proprio a causa del caro bollette e adesso devono affrontare da soli le spese.

Interruzione fornitura elettrica
Foto ANSA

Sono sempre di più gli italiani che mandano indietro bollette non pagate. Non come gesto politico o per protesta, ma perché proprio non sono in grado di pagarle. L’aumento di queste ultime, insieme all’inflazione che presto potrebbe raggiungere il 10% rischia seriamene di mandare in rovina la maggior parte delle famiglie di questo paese.

Bollette troppo alte, quando rischiamo che ci stacchino la corrente?

In varie città italiane sono scattate delle proteste contro il caro bollette. Molti lavoratori, ma anche moltissimi pensionati hanno protestato davanti alle sedi dell’INPS e dell’Enel per far sentire il proprio disagio davanti alla possibilità che venga loro negata la fornitura elettrica e del gas. Questo può davvero succedere? in effetti si. Il fornitore ha diritto ad interrompere la fornitura ad un cliente che non paga, ma cè un minomo di tutela per il cliente.

A partire dal 2013, Arera ha stabilito che prima del distacco delle forniture, il cliente abbia diritto ad un preavviso. Per quanto riguarda il mercato tutelato dell’energia, il fornitore può chiedere un interesse di mora del 3,5% con il preavviso di stacco della corrente elettrica. Questo avviso, chiamato, appunto, messa a mora, viene spedito per posta raccomandata e mette in chiaro quale sia il termine ultimo per procedere al pagamento e una differente data di quando verrà staccata la fornitura.

Conferenza di Enel
Foto ANSA

Il preavviso deve essere fatto almeno 40 giorni prima e tra la data che è il termine ultimo di pagamento e il giorno di interruzione della fornitura devono passare almeno 3 giorni lavorativi. In sostanza, è vero che il fornitore ha diritto di staccare la corrente a chi non è in grado o non vuole pagarla, ma è anche vero che i clienti sono tutelati proprio per casi estremi come quello che stiamo vedendo.

Riccardo Magliano

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