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Economia

Debiti con il Fisco, l’Agenzia delle Entrate non si ferma

Published by
Edoardo Corasaniti

Andranno avanti le lettere dell’Agenzia delle Entrate per ottenere gli obiettivi programmati dal Pnrr: ecco quando e a chi sono destinati gli avvisi bonari. 

Sono stati incassati quasi 2 miliardi di euro attraverso alle lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate. Lo scopo delinato dal Pnrr in termini di guerra all’evasione è stato quasi ottenuto: per adesso si è bloccao al 73,7%. I numeri risalgono allo scorso 30 agosto, ed è inserito nella seconda relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza che il governo Draghi ha presentato la scorsa settimana in Parlamento.

Arrivano le lettere del Fisco/ foto Ansa

Lo scopo a cui si riflette il Pnrr è fissato per tutto il 2022, quindi il nuovo governo Meloni dovrà proseguire su questa percorso. Ad ora sono state spedite 1,9 milioni di lettere: è ovvio che l’Agenzia delle Entrate non ha ancora terminato. Ecco a chi stanno arrivando gli avvisi bonari e quando devono aspettarsi una lettera dal Fisco.

Ecco perché sono in arrivo altre lettere dall’Agenzia delle Entrate: quando e a chi

Il Fisco non molla/ foto Ansa

Le lettere di compliance sono degli avvisi bonari con cui l’Agenzia delle Entrate fa sapere al contribuente che sono state tovate delle anomalie nelle loro dichiarazioni dei redditi. La lettera di compliance, quindi, è il passo che anticipa l’avviso di accertamento. Prima che arrivi la notifica di controllo, però, il destinatario della comunicazione può mettere ok le carte e riparare all’errore o l’omissione attraverso il ravvedimento operoso. In alternativa, se il contribuente non ritiene che i dati indicati in dichiarazione siano giusti, può renderlo noto all’Agenzia inviando anche altri criteri e file.

L’Agenzia delle Entrate continua a mandare avvisi bonari

Per centrare l’obiettivo del Pnrr, l’Agenzia delle Entrate non può fare altro che continuare a inviare gli avvisi bonari ai contribuenti per cui risultano anomalie. Saranno poi i cittadini destinatari della comunicazione a decidere se procedere o meno con le correzioni.

Tra l’altro, il Pnrr prevedeva come obiettivo da raggiungere l’aumento del 20% delle lettere di compliance. Il piano di Draghi, così come si legge dalla relazione depositata in Parlamento, ha pianificato i criteri per predisporre le liste di contribuenti a cui inviare gli avvisi bonari e ha condiviso un cronoprogramma con il partner tecnologico Sogei. Per ogni lista è stata indicata la platea di riferimento e individuato il periodo dell’anno in cui le comunicazioni saranno inviate ai contribuenti.

Edoardo Corasaniti

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