Novità importante sul tema pensioni. Il Governo vuole fare una riforma strutturale
Il tema delle pensioni resta un nodo cruciale per la premier Giorgia Meloni ed i suoi alleati. Per il momento sono state prorogate le misure attuali per scongiurare il ritorno alla Legge Fornero. Tuttavia il Governo ha messo tra le sue priorità una riforma radicale del sistema pensionistico in Italia per l’anno prossimo. Ad oggi gli strumenti previsti per andare in pensione nel 2023 sono i seguenti:
Dicevamo come il nuovo esecutivo voglia fare una riforma strutturale delle pensioni. La prima è quella chiamata Quota 41 che permetterebbe l’uscita dal lavoro a chi ha 61-62 anni. Tuttavia c’è chi sostiene che abbassando la soglia anagrafica da 64 a 62 anni ed allo stesso tempo incrementando la soglia contributiva da 38 a 41 anni, significa tagliare fuori molti lavoratori. Escludendoli anche da questa misura. Insomma sarebbe uno svantaggio di non poco conto.
Poi c’è l’ipotesi di restare al lavoro anche quando sono maturati i requisiti per la pensione. In questo caso il governo immagina di fermare i contributi da versare da parte del lavoratore e del suo datore di lavoro. Una parte di quella cifra finirebbe in busta paga. Fornendo così un aumento del 10% dello stipendio esentasse. Questo ultimo scenario sembra però poco praticabile vista la situazione delle casse dello Stato che proprio sulle pensioni vorrebbe cambiare tutto per ridurre sensibilmente la spesa sociale.
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