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Iva, cosa si rischia dopo il 2 Maggio

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Sabrina Pesce

Coloro che sono tenuti a presentare la Dichiarazione IVA 2022 vanno incontro ad una serie di rischi se lo fanno dopo il 2 maggio. Scopriamo insieme quali sono.

Come alcuni di voi già sapranno, la Dichiarazione IVA non è altro che una dichiarazione fiscale che tutti i titolari di partita Iva sono obbligati a presentare. Al suo interno bisogna inserire tutte le operazioni in entrata e in uscita avvenute nell’anno precedente, rilevanti ai fini IVA.

Il rischio riguarda in particolare coloro che non presentano tale modello nei termini fissati dalla legge. In particolare, l’ultimo giorno è stato fissato al 30 aprile 2022, tuttavia, dato che cade di sabato, il termine è stato prorogato ancora di 2 giorni. Ciò significa che i titolari di partita Iva dovranno presentare la dichiarazione in esame entro il 2 maggio. Chi non rispetta i termini stabiliti dall’Agenzia delle Entrate, può andare incontro a pesanti sanzioni di natura pecuniaria.  Coloro che dovessero saltare il predetto termine hanno tempo ancora 90 giorni per poter presentare il modello IVA. In tal caso, la dichiarazione si considererà valida tuttavia il soggetto in questione sarà comunque interessato dalle sanzioni.

Per quanto concerne, invece, quelle presentate dopo il 29 luglio 2022, saranno considerate omesse anche se comunque valide ai fini della riscossione dell’imposta dovuta. Ciò significa che trascorso anche questo periodo per mettersi in regola, si configurerà il reato fiscale di omissione della presentazione della Dichiarazione IVA 2022. In tal caso, non sarà possibile beneficiare della sanzione ridotta di 25 euro. L’Agenzia delle Entrate, di fatti, commisurerà la sanzione piena che va da 250 a 2.000 euro. In riferimento alla presentazione della domanda, comunque, essa va presentata esclusivamente per via telematica all’Agenzia delle entrate. Questa pratica può essere eseguita sia dallo stesso soggetto dichiarante che da un soggetto abilitato. La comunicazione dell’avvenuta ricezione dei dati avviene sempre per via telematica. Ciò avviene in maniera automatica e costituisce la conferma che i dati sono pervenuti presso l’Agenzia delle Entrate. La validità o meno della dichiarazione presentata poi viene comunicata in un secondo momento e accade nel caso in cui non ci fossero errori da parte del soggetto dichiarante. Ciò detto, il tempo per mettersi in regola ed evitare le sanzioni sta per scadere per questo coloro che ancora non hanno presentato la dichiarazione Iva 2022 è bene che si affrettino.

Sabrina Pesce

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