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INPS, così per pigrizia un italiano su 4 ha rinunciato ai soldi

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Francesco Petito

Ecco perché la maggior parte degli italiani ha rinunciato ai soldi erogati dall’Inps. Arrivano i dati ufficiali, i dettagli. 

Novità riguardo l’assegno unico che è stato erogato ad un numero inferiore di persone. Ecco le cause principali.

Nel primo semestre del 2022, l’Inps ha erogato a quasi sei milioni di italiani l’assegno unico. Le domande che sono arrivate sono 5,7 milioni per 9,1 milioni di figli. L’importo medio mensile, per famiglia, è di 232 euro. Per ciascun figlio, invece, la cifra è di 144 euro. La cosa che stupisce di più, da questi dati, è che una famiglia su 4 non ha ancora presentato la domanda per l’assegno unico. Ricordiamo che non ci saranno gli arretrati, per questo i soldi sono definitivamente persi.

I dati sono stati forniti dall’Osservatorio Statistico. L’Inps ha comunicato tutti i numeri sull’Assegno Unico Universale con i dettagli riguardo la presentazione delle domande per il periodo di gennaio – maggio 2022, con i relativi pagamenti nel trimestre marzo maggio 2022. Per quanto riguarda le cifre, invece, si va da un minimo di 50 euro per figlio (a chi l’ISEE superiore ai 40mila euro o per chi non lo presenta), fino ad arrivare ai 175 euro (85 euro per figli da 18 a 21 anni con ISEE fino a 15 mila euro). Dal terzo figlio in poi l’importo viene maggiorato.

In questo primo trimestre del 2022, l’assegno medio è di 232 euro ed è stato pagato in media ad 1,6 figli per ciascun richiedente. L’importo per ciascun figlio, invece, è in media di 144 euro.  Fino allo scorso 30 giugno c’era la possibilità di chiedere all’Inps gli arretrati. Dal primo luglio la domanda è valida solo per i mesi a seguire. Quindi, per chi non ha fatto richiesta, gli arretrati sono definitivamente persi.

Per quanto riguarda il dato, per regioni, gli importi più alti arrivano al Sud con un valore massimo di 168 euro per ciascun figlio che si registra in Calabria. Gli importi minori, invece, si registrano nel Centro e al Nord. Il valore minimo è in Liguria e Valle d’Aosta dove in medica c’è un importo mensile di 135 euro per figlio.

Francesco Petito

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