Mario Draghi in una conferenza stampa dopo aver incontrato le parti sociali ha detto con grande chiarezza che vuole intervenire a sostegno dei redditi più bassi.
Vediamo che cosa vuole fare il governo e che cosa cambia. In Italia ci sono tanti cittadini che percepiscono redditi assolutamente bassissimi. Addirittura un italiano su quattro percepisce meno del reddito di cittadinanza.
Il governo Draghi si è sempre dimostrato piuttosto sensibile alle tematiche sociali e con una serie di interventi ha posto in essere delle iniziative che potranno concretamente aiutare i redditi più bassi.
Vediamo quali sono le novità. Con il decreto aiuti bis di agosto il governo ha aumentato gli stipendi e le pensioni.
Gli stipendi sono stati aumentati grazie alla decontribuzione mentre le pensioni sono state aumentate grazie ad un anticipo della perequazione del gennaio 2023. Tuttavia questi aumenti sono in percentuale e quindi se è vero che gli aumenti per stipendi e pensioni toccano anche i redditi più bassi è vero anche che non sono redistributivi. Questo significa che gli aumenti saranno più forti per i redditi alti e saranno più deboli proprio per i redditi più bassi. Invece ci sono delle novità che sono pensate proprio per i redditi più bassi.
Per esempio l’aumento dell’assegno unico universale va ad aiutare principalmente i redditi più bassi. Infatti dall’anno prossimo l’assegno unico universale sarà aumentato per tutti, ma l’aumento più forte ci sarà proprio per le famiglie con ISEE più basso. Inoltre dall’anno prossimo non ci sarà più neanche bisogno di chiedere l’assegno unico universale perché arriverà automaticamente a tutte le famiglie di cui l’INPS conosce la situazione economica. Ma non sono esclusi neppure nuovi aiuti sociali. Infatti esponenti del governo hanno fatto capire che prossimamente saranno possibili dei nuovi interventi che potrebbero andare proprio ad aiutare le famiglie con i redditi più bassi.
Tuttavia non bisogna sottovalutare gli aiuti già presenti per le famiglie con ISEE basso, come ad esempio il nuovo bonus per i genitori separati e divorziati che proprio in presenza di ISEE bassi consente di avere un’integrazione sull’assegno di mantenimento.
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