Il Governo s’inventa la social card. cosa è e come funzionerà

Arrivano le prime innovazioni da parte dell’esecutivo. Ora il governo s’inventa la social card. Ecco che cos’è e come funzionerà

Dal momento del suo insediamento il governo si è messo al lavoro per realizzare le misure che ritiene necessarie per il Paese. L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, infatti, è alle prese con la legge di Bilancio e dovrà decidere dove e come investire le risorse a disposizione senza fare troppo debito.

Mentre è alle prese con le ultime decisioni, arrivano le prime innovazioni da parte dell’esecutivo. Ora il governo s’inventa la social card. Ecco che cos’è e come funzionerà.

Arriva la social card. Ecco che cos’è

Nella prossima legge di bilancio il governo pensa di prevedere una tassazione minore per gli assorbenti e meno imposte sui prodotti dell’infanzia, come ad esempio i pannolini. Lo strumento che ricoprirà un ruolo da protagonista sarà la nuova social card. Ma cos’è e come si usa? Si tratta della “Carta risparmio spesa” che sarà possibile utilizzare al supermercato. Il Consiglio dei ministri ha infatti dato il via libera al disegno di legge di Bilancio per l’anno 2023.

Tra le misure elencate vi sarà la riduzione dell’Iva al 5% per i prodotti di prima necessità per l’infanzia. Tra questi biberon, omogenizzati, pannolini, ecc. Si tratta di una riduzione importate, visto che inizialmente si partiva da un 22% di Iva. Inoltre, verranno detassati anche gli assorbenti, i quali passeranno dal 5 al 10%. Si è discusso a lungo anche dell’azzeramento dell’Iva per quanto riguarda importanti prodotti come il pane, il latte, la pasta, anche se in realtà non è stato approvato.

Tuttavia, sarà previsto l’introduzione di una social card, comunemente chiamata “Carta risparmio spesa”. Si tratta di una carta spesa pensata per coloro che hanno un reddito fino a 15mila euro, la quale verrà finanziata con un fondo di 500 milioni. Sarà utilizzata per acquistare beni di prima necessità, come appunto la pasta, il latte e il pane. Questa verrà gestita dai comuni e sarà utilizzabile solo nei punti vendita che aderiscono attivamente al progetto.

Il funzionamento della carta ricorderà molto quello dei buoni spesa, oltre ad avere un sconto ulteriore su molti prodotti alimentari, individuati però con un apposito decreto.