Fisco, arriva la stretta: se prelevi troppi contanti ti verranno a chiedere perchè lo fai

Il Fisco ha deciso di mettere una stretta sui prelievi. D’ora in poi infatti quando prelevi ti verrà chiesto il motivo. Scopriamo insieme cosa stabilisce la nuova legge approvata dal Governo Draghi e che sta letteralmente suscitando le ire di molti cittadini.

Il Fisco ha deciso ulteriori strette che hanno inevitabilmente generato la reazione di molte persone che non hanno assolutamente preso bene la decisione relativa alle nuove misure. Il Governo, di fatti, ha deciso di renderle sempre più dure per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale.

In queste ore sta accendendo gli animi di molti cittadini una misura contenuta all’interno della Manovra del Fisco che prevede un’ulteriore stretta sui commercianti dopo l’introduzione delle sanzioni doppie per coloro che si rifiutano di accettare i pagamenti mediante Pos. Il fine dunque è quello di contrastare ancor più efficacemente l’evasione fiscale con l’introduzione di nuovi e maggiori controlli. Per molte persone però, questo non fa altro che ledere il diritto alla privacy. Non a caso, con questa nuova legge, il fisco avrà il potere di monitorare i conti correnti nonché le carte di credito dei cittadini. In poche parole, i prelievi presso i bancomat saranno sotto controllo e dunque sarà chiesto ai soggetti che li effettuano cosa si ha intenzione di fare con le somme eventualmente prelevate. Nel dettaglio, sopra i 10 mila euro mensili, si dovrà dare contro all’operatore preposto così come alla banca sul perché di questa richiesta di denaro.

Ad ogni modo, per adesso, non si sa ancora molto su quelle che saranno le modalità di attuazione della nuova legge in esame. Quel che è certo è che si tratta di un’ulteriore stretta messa in atto dal Governo Draghi che si pone l’obiettivo di limitare il più possibile condotte illecite che fanno perdere alle casse dello stato milioni e milioni di denaro. Com’è ovvio, l’auspicio è che la lotta all’evasione possa avvenire nel pieno rispetto del diritto alla privacy di ogni cittadino. È proprio questo, a conti fatti, che chiedono quelli che si sono detti fortemente contrariati da questa nuova misura che sta per essere messa in atto dall’attuale Governo.

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