Bonus 200 euro a luglio, qualcuno non dovrebbe farsi illusioni

Il bonus da 200 euro introdotto dal Governo Draghi potrebbe nascondere una presa in giro. Approfondiamo insieme la questione che interessa ad alcune categorie di persone.

Il Governo Draghi ha annunciato l’introduzione di un bonus da 200 euro volto a dare una boccata d’ossigeno alle famiglie italiane che si stanno ritrovando a fronteggiare una crisi energetica senza precedenti. Quest’ultima, difatti, sta generando pesanti conseguenze che si stanno ripercuotendo inevitabilmente sul costo delle materie energetiche, ma anche dei beni alimentari. Senza contare poi che le manovre speculative sono all’ordine del giorno e non fanno altro che peggiorare la situazione già particolarmente difficile.

La nuova misura in esame però potrebbe celare una presa in giro per molti dal momento che potrebbero vedersi sottrarre la possibilità di beneficiarne. Prima di approfondire la questione, va precisato dapprima che si tratta di un bonus che per alcune categorie di persone sarà erogato in maniera automatica mentre per altre il discorso sarà leggermente diverso. L’automaticità della misura riguarderà i pensionati così come i percettori del Reddito di Cittadinanza e i lavoratori dipendenti. I primi e i secondi si vedranno accreditare l’importo direttamente sull’assegno mensile mentre i terzi direttamente sullo stipendio. Gli altri, come ad esempio i collaboratori domestici, dovranno invece presentare la richiesta presso caf o patronati. Per quanto concerne i lavoratori autonomi invece dovranno attendere l’emanazione di un ulteriore decreto in cui saranno contenuti tutti dettagli sulle modalità di erogazione.

Alla luce di quanto appena detto, però, bisogna prestare attenzione al fatto che molte categorie rischiano di rimanere escluse dal bonus. Questo è dovuto al fatto che non tutti sanno che per avere i 200 euro bisogna aver beneficiato di una riduzione contributiva. Il riferimento vale dunque è ai lavoratori dipendenti che dovranno fare attenzione a questo parametro. In particolare, è stato stabilito che i beneficiari saranno coloro che nel 2022 hanno usufruito della riduzione contributiva fissata allo 0,80 %, in uno dei quattro mesi relativi al primo quadrimestre. Di conseguenza, è chiaro che tra gli esclusi ci saranno i docenti che pur avendo beneficiato della predetta retribuzione contributiva, non essendo titolari di una retribuzione durante il mese di luglio, non potranno avere accesso al bonus in questione.

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