Crisi dell’energia, ora nel nostro futuro c’è il carbone

La crisi energetica sta colpendo tutta Europa e l’Italia non fa eccezione: tuttavia c’è una risorsa che potrebbe salvarci dalla carenza di gas.

Negli ultimi giorni si è parlato del piano dell’esecutivo per far scattare un secondo stato d’emergenza a causa della mancanza di gas ma sembra che si sia un modo per scampare al peggio.

Al momento da Gazprom arriva il 15% delle forniture in meno ma la situazione è stabile grazie anche ai fornitori stranieri.

Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani questa settimana ha terminato le sue valutazioni e per il momento l’Italia ha scampato l’allerta, tuttavia è bene rimanere sull’attenti e prepararsi in caso la situazione precipiti in futuro.

Sempre il ministro Cingolani sta valutando se incrementare la produzione delle centrali a carbone, sei in tutto rimaste attive sul territorio italiano. Queste dovrebbero chiudere definitivamente nel 2025 ma al momento potrebbero sopperire alla diminuzione delle importazioni e quindi aiutare a risparmiare gas e indirizzarlo verso i magazzini di scorte per l’inverno.

L’Italia si salva dall’allarme gas ma è bene tenere alta l’attenzione. Il carbone potrebbe aiutarci

Inoltre domani il Consiglio dei Ministri presenterà un emendamento al decreto aiuti di Maggio, secondo il quale si dovrebbero stanziare 3 miliardi di euro per coprire il caro-bollette.

È previsto anche un nuovo taglio sulle accise per far scendere il prezzo del carburante, oggi a livelli mai visti e ancora calmierati dal precedente taglio che scadrà l’8 Luglio 2022.

Tornando alla situazione gas, al momento possiamo rimanere in stato di pre-allerta perché le forniture coprono perfettamente il fabbisogno giornaliero di gas, con un surplus che viene immagazzinato per l’inverno o che viene addirittura rivenduto.

Inoltre il pre-allarme tiene tutti sul ‘chi va la’, in modo da intervenire tempestivamente in caso di crisi energetica. Un altro elemento è il prezzo: se si facesse scattare l’allarme ingiustificatamente gli investitori potrebbero allarmarsi e il prezzo in borsa del gas schizzerebbe alle stelle.

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