Cosa ha detto ieri l’INPS sul pagamento del bonus di 200 euro

Per quanto riguarda il bonus da 200 euro introdotto dal Governo Draghi, nella giornata di ieri si è espressa l’INPS. Ecco tutti i chiarimenti.

Il bonus da 200 euro rientra nelle misure che il Governo ha deciso di introdurre per contrastare l’ondata di aumento dei prezzi che sta interessando il nostro Paese e non solo. Molte famiglie didatti faticano ad arrivare a fine mese e per questo il bonus funge da vero e proprio ossigeno per molte di queste.

Il bonus in questione sarà erogato ad una folta schiera di persone, circa 30 milioni tra lavoratori, pensionati e disoccupati. Oltre a questi a rientrare nella misura saranno anche i percettori del Reddito di Cittadinanza nonché i collaboratori domestici. Questi, in particolare, non beneficeranno della misura in maniera automatica ma dovranno presentare un’autocertificazione in cui sono accertati i requisiti per averne accesso. Tra i requisiti indispensabili rientra il reddito annuale tra le altre cose non deve essere superiore ai 35mila euro. A tal proposito, nel calcolo non vengono calcolati gli assegni familiari come anche il tfr o l’assegno unico e universale. Per quanto concerne invece i disoccupati e i pensionati il bonus sarà automatico e sarà erogato direttamente dall’Istituto di Previdenza Sociale che difatti eroga mensilmente l’assegno previdenziale o assistenziale. Ciò detto, si tratta senza ombra di dubbio di una misura estremamente importante ma che rappresenta un promo passo verso un maggiore sostegno economico alle famiglie.

In quest’ultimi mesi, infatti, la spesa per ciascun nucleo familiare è aumentata in maniera sproposita e dunque sono necessari interventi da parte del Governo che mirino a rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie italiane. A tal proposito, si è espresso anche Maurizio Landini, Segretario della Cgil. In particolare, quest’ultimo ha posto l’accento sulla necessità di attuare misure più efficaci che consistano nell’aumento dei salari e delle pensioni nonché una riforma fiscale. Secondo Landini, sarebbe opportuno tassare gli extra-profitti molto più del 25 per cento. L’obiettivo secondo il segretario deve essere una ridistribuzione delle risorse con particolare attenzione a coloro che versano in condizioni economiche precarie. Ciò detto, non resta che auspicare che il Governo tenga conto di quest’ennesimo appello al fine di introdurre misure più efficaci.

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