Modello 730 rifiutato dall’Agenzia delle Entrate, cosa potete fare

La compilazione del modello 730 precompilato può incontrare dei problemi: come si può risolvere ogni difficoltà

In alcuni casi l’elaborazione dei calcoli delle imposte del modello 730 precompilato può indicare, come risultato, lo stato “non liquidabile”. Ciò può significare che i dati non sono stati inseriti, oppure non sono stati inseriti in maniera completa e corretta: non si tratta comunque di nulla di grave. L’Agenzia delle Entrate spiega a tal proposito che il messaggio “non liquidabile” è accompagnato anche dal quadro del modello 730 che va rivisto e corretto dal contribuente.

Ciò che va fatto quindi è semplicemente seguire le indicazioni. Bisogna sempre verificare (anche più di una volta) i dati. Il modello precompilato è già disponibile dal 23 maggio e dal 31 maggio è possibile modificarlo e inviarlo. Per conoscere i risultati dell’imposizione è opportuno cliccare su “Esito del calcolo 730 precompilato”.

Modello 730, come risolvere i problemi

Si può accedere al servizio con Spid, Cie o Cns e il termine per l’invio è il 30 settembre 2022, una data che vale sia per il modello precompilato che per quello ordinario. Ma perché in alcuni casi conviene fare il precompilato? Questo modello ha dei vantaggi, come ad esempio il fatto che non occorre eseguire calcoli e quindi è più semplice e rapido da compilare. Chi deve versare somme se le vedrà trattenute dalle retribuzioni, mentre chi deve invece ottenere un rimborso lo otterrà in busta paga.

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione una guida e dei servizi di supporto, come l’assistenza telefonica, nel caso in cui si verificassero dei problemi. La platea raggiungibile dai modelli precompilati è di circa 30 milioni di soggetti fiscali e l’anno scorso ne hanno fatto uso ben 4 milioni di italiani. L’aspettativa di quest’anno è arrivare a 4,5, segno di una sempre maggior fiducia negli strumenti elettronici.

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