550 euro, ecco il bonus che si somma a quello di Luglio

Insieme al bonus 200 euro sono in arrivo altri 550 euro per una determinata categoria di lavoratori: chi li avrà e quando

Per una determinata categoria di lavoratori part time è in arrivo un bonus una tantum del valore di 550 euro. Fra i tanti bonus proposti dal Governo si fa strada anche questo incentivo, per la cui operatività però non basta un decreto attuativo interministeriale, perché serve una vera e propria legge. Questo ultimo passaggio è stato chiarito dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, alla Camera dei deputati.

In attesa che il sostegno diventi operativo, andiamo allora a capire a chi è realmente indirizzato. Il bonus si rivolge a tutti coloro che hanno sottoscritto un contratto di lavoro part time ciclico, ovvero un contratto a tempo parziale che prevede modalità lavorative particolari. In sostanza il dipendente lavora solamente in alcuni periodi dell’anno. La Legge di Bilancio 2021 era già intervenuta a sostegno di questo tipo di lavoratori, riconoscendo loro lo stesso trattamento contributivo degli altri.

Bonus 550 euro, cosa manca per l’attuazione

Un’ulteriore tutela è arrivata con la Legge di Bilancio 2022 con lo stanziamento di ben 30 milioni di euro per il bonus una tantum. Per il momento l’unica cosa sicura è che questi 550 euro saranno previsti e che spetteranno ai lavoratori con contratti a tempo parziale di tipo verticale e ciclico, e senza altri rapporti di lavoro subordinati. Ma neanche titolari di pensioni o percettori di Naspi.

Per quanto riguarda le tempistiche dell’attuazione del bonus, potrebbero essere più lunghe del previsto proprio perché non basta un decreto attuativo. Va detto che nelle ultime settimane sono stati fatti importanti passi avanti, con la collaborazione del ministero del Lavoro insieme all’Inps nel costruire una proposta normativa “ispirata a criteri di equità. Il tentativo è quello di provare a rivolgere la misura a una platea più ampia possibile.

Il ministro Orlando ha confermato che la proposta “è stata già veicolata nel decreto aiuti in corso di esame in Parlamento e dovrà essere valutata dal Mef”.

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