Cartelle esattoriali, è iniziata la guerra le Fisco ai contribuenti italiani

Il momento di pagare le tasse è arrivato anche per il 2022: arrivano già le prime intimazioni ai contribuenti. Ecco perché dovete sbrigarvi a regolare i conti con il Fisco.

Un paio di giorni fa si è riunita la Commissione Finanze al senato, durante il quale è intervenuta la sottosegretaria al MEF Maria Cecilia Guerra.

Nel dettaglio sono stati discussi diversi temi, tra questi il bilancio creato dal Superbonus, il tema della moneta fiscale e i numeri delle cartelle esattoriali inviate dal Fisco durante l’anno corrente.

Durante l’incontro è apparso evidente come le pressioni del Fisco abbiano ripreso a pieno regime, inviando a tutti i contribuenti avvisi di intimazione al pagamento regolare delle tasse dovute. Una pressione che sembra non voler allentare la presa nonostante lo Stato abbia deciso di rimanere ancora in emergenza sanitaria.

Per non parlare poi della grave crisi economica e sociale, ancora peggiorata dopo due anni di stop totale e dalla quale i cittadini non riescono ad uscire. Intanto la sottosegretaria al MEF ha elencato una serie di numeri preoccupanti.

Cartelle esattoriali 2022: la situazione dopo la pandemia

Nel 2021 si sono accumulate circa 26 milioni di cartelle esattoriali; la metà di esse sono già state prodotte, mentre l’altra metà è ancora in fase di perfezionamento o notifica. Le cartelle prodotte verranno inviate ai contribuenti interessati entro la fine del 2022 insieme alle cartelle relative ad eventuali debiti con enti creditori.

Le notifiche sono già partite a Gennaio 2022; tra Gennaio e Maggio 2022 sono già state inviate 2,6 milioni di intimazioni al pagamento. Questi sono i dati predentati dalla Guerra durante l’interrogazione dei senatori Calandrini e De Bertoldi, ma non solo.

Ha spiegato anche che a partire dallo scorso Settembre 2021, alla sospensione dello stato di emergenza grave, l’Agenzia delle entrate – Riscossione aveva già riavviato le attività solite di notifica e riscossione. L’obbiettivo, stando a quanto dichiarato, è di:

“Effettuare entro i termini le notifiche necessarie ad evitare la decadenza e la prescrizione dei carichi affidati dagli enti creditori negli anni precedenti alla sospensione emergenziale e non ancora saldati dai debitori e di dare corso – sempre nelle scadenze stabilite dal legislatore – alle azioni cautelari ed esecutive sui beni dei debitori morosi”.

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