Reddito di Cittadinanza le cattive notizie non si fermano, un altro passo indietro

Non si fermano le cattive notizie in merito al Reddito di Cittadinanza. E’ stato fatto un altro passo indietro.

Il Reddito di Cittadinanza è nato con l’intento di aiutare le famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico. Nonostante questo però sono in molti a dubitare della reale efficacia della misura. Diverse forze politiche infatti hanno sottolineato il fato che misure del genere non fanno altro che aumentare forme di parassitismo.

In tal senso, il Governo ha deciso di modificare il Reddito di Cittadinanza facendo in modo di accorciare il tempo entro il quale si permane all’interno del regime in esame. In particolare, la proposta consisterebbe nella previsione della chiamata diretta da parte dei privati dei percettori del Reddito di Cittadinanza. Di conseguenza, nel caso in cui si verificasse il rifiuto di tale chiamata, si andrebbe incontro alla perdita del beneficio. Il caso più emblematico è la Campania dove su quasi 10 mila posti di lavoro offerti, si sono registrati numerosissimi casi di rifiuto. E’ chiaro dunque che la situazione appena descritta non può durare ancora a lungo. Soprattutto perchè la proposta sopra descritta ha raccolto un’ampia maggioranza, segnale questo che a breve si procederà con la modifica della normativa vigente.

Con lo strumento della chiamata diretta, in particolare, si potranno superare i centri per l’impiego. A questi, infatti, dovrà essere solamente data comunicazione dall’accettazione o del rifiuto da parte del beneficiario del reddito. Si tratterebbe dunque dell’ennesima modifica alla misura fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle dal momento che erano già state previste una serie di novità mediante la Legge di Bilancio 2022. In particolare, era stato introdotto il limite massimo di offerte di lavoro rifiutabili come anche la decurtazione di una somma pari a 5 euro al mese nel momento in cui un soggetto occupabile rifiuti la prima offerta lavorativa. Ciò detto, non resta che attendere la decisone del Governo. Quel che è certo è che la normativa relativa al Reddito di Cittadinanza non può restare la stessa dal momento che dai dati raccolti è emerso che sta incentivando il parassitismo rendendolo un fenomeno dilagante nel nostro Paese, soprattutto al Sud.

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