Rivoluzione negli stipendi, così gli italiani si possono salvare

Continua il dibattito in maggioranza sulla questione stipendi: c’è il progetto per il salario minimo e per come arrivarci

C’è ancora divisione nel governo su cosa fare con la questione dei salari minimi. Il M5S e il PD sono con forza dalla parte di tale misura, mentre il centrodestra sta cercando di far capire le difficoltà per le imprese con un provvedimento del genere. Per questo motivo si punta maggiormente sul taglio del cuneo fiscale, ovvero un abbassamento delle tasse sia per i datori di lavoro che per i dipendenti.

Il progetto per il salario minimo all’italiana dovrebbe essere presentato a giorni dal ministro del Welfare, Andrea Orlando, perché sia quello in stile europeo che in stile americano rischiano di scontentare le parti sociali. Un salario minimo generico potrebbe invece portare a uno scontento delle imprese e favorire pertanto il lavoro in nero e il precariato. Da qui la nuova idea per controbattere i contratti pirata e il dumping salariale.

Stipendi, come arrivare al salario minimo

L’idea è quella di adeguarsi alla nuova normativa europea usando i trattamenti dei contratti di ogni settore “contratti comparativamente più rappresentativi” come base per poi lavorare nello stabilire un nuovo limite per il nostro Paese. Per quanto riguarda il calcolo c’è l’intenzione di usare il Tec (Trattamento Economico Complessivo) che tiene contro del salario più le quote accessorie, come ad esempio ferie, permessi e festività.

Non si tratta di un provvedimento che risolverebbe definitivamente i problemi ma, con l’inflazione che sale alle stelle, rappresenterebbe comunque un aiuto per le famiglie in difficoltà. La proposta verrà illustrata da Orlando ai sindacati. Secondo l’Inps intanto, solo l’1% dei lavoratori meglio retribuiti ha visto un ulteriore aumento. Secondo l’Ocse invece almeno un quarto dei lavoratori italiani guadagna meno di 780 euro al mese, ecco perché Tridico a Radio 24 ha confermato il suo sì al salario minimo.

Il presidente Inps ha dichiarato: “L’obiettivo è alzare i salari, ci si arrivi con la contrattazione o ci si arrivi con una soglia minima legale è indifferente, l’importante è che l’obiettivo sia rispettato”.

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