Draghi promette di rivalutare in anticipo le pensioni, ma sui 200 euro le notizie non sono buone

Sembra confermato il rinnovo del Decreto Aiuti, tuttavia non verranno replicate tutte le misure. Vediamo insieme cosa aspettarci nelle prossime settimane.

Il Decreto Aiuti Bis si farà: è quello che ha confermato Mario Draghi durante l’ultima riunione con i sindacati. Lo scopo è di tutelare il reddito di imprese, lavoratori e pensionati. Per questo sono stati stanziati altri 14 miliardi di euro per una serie di provvedimenti.

Tra questi sembra che mancherà il tanto atteso rinnovo del bonus 200 euro. I fondi verranno invece utilizzati per sconti sulla contribuzione annuale.

Dunque niente bonus per il mese di Agosto; rimane soltanto quello di Luglio, che ancora no è stato erogato a diverse categorie, come agricoltori, professori o artisti.

Il premier ha lanciato una seconda nuova iniziativa, forse l’ultima prima del suo saluto a Palazzo Chigi il 25 Settembre 2022. Intanto per aiutare i cittadini è stato deciso di attuare un piano di tagli contributivi.

In particolare dovrebbe essere attuato un taglio al cuneo contributivo, con uno sconto dell’1% sui pagamenti all’Inps per coloro che dichiarano un reddito fino a 35 mila euro.

La manovra andrà a sommarsi con il taglio dello 0,8% già previsto nella legge di bilancio 2022 e che rimarrà attivo fino alla fine dell’anno.

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Un altro aiuto è stato pensato per tutti i pensionati; l’intento è di rivalutare di circa il 2% gli importi delle attuali pensioni per adeguarle ai bisogni odierni dati dal picco di inflazione.

Le pensioni diventeranno dunque più ricche ma non tutte: non sono chiari i dettagli ma gli aumenti potrebbero essere applicati solo alle pensioni minime.

È confermata anche la proroga del taglio sulle accise di benzina e diesel, che hanno fatto abbassare di 30 centesimi il prezzo dei carburanti alle stazione di rifornimento.

Lo sconto durerà fino al 21 ottobre 2022. Continua anche l’azzeramento degli oneri di sistema sulle bollette dell’energia elettrica, con sconti tra il 20% e il 30%

Sempre per contrastare il caro energia, è stato esteso anche il credito d’imposta per le imprese, ovvero uno sconto sulle tasse del 15% per le imprese che consumano entro 16,5 KwH; per chi supera questa soglia lo sconto sale invece al 25%.

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