Per le famiglie con figli a carico la situazione diventa sempre più dura.
Il costo della vita aumenta sempre e chiaramente ogni nuovo bonus e ogni nuovo aiuto sono sempre benaccetti.
Le famiglie con figli a carico devono sostenere tantissime spese per i loro figli. Mentre altri paesi europei sostengono le famiglie con figli in ogni spesa che devono fare per la prole lo Stato italiano è veramente avaro per quello che riguarda gli aiuti sociali per i figli a carico.
Il nuovo bonus per le famiglie dall’INPS
Come sappiamo per le famiglie con i figli a carico c’è l’assegno unico universale che però eroga veramente poco.
L’assegno unico universale è sicuramente un bell’aiuto ma le famiglie hanno la necessità di cumularlo con altri aiuti. Ora c’è un bonus da 500 euro al mese per i figli a carico erogato dall’INPS. È un bonus che può essere estremamente utile in alcune situazioni e che è il caso di conoscere. Tuttavia prima di vedere il bonus da 500 euro erogato dall’INPS è importante sottolineare che comunque ci sono ancora altri bonus che le famiglie possono richiedere. Per i figli si può ancora richiedere il bonus nido da 0 a 3 anni e si può ancora richiedere il bonus musica da €1000 di detrazione IRPEF ma vediamo come funziona il bonus da €500 erogato dall’INPS.
L’aiuto mensile dall’INPS
L’INPS eroga fino a 500€ per tutte le famiglie che abbiano figli a carico disabili. Se il figlio a carico disabile è solo uno l’INPS erogherà 150 euro al mese. Se i figli disabili sono due si arriverà a €300 al mese e se i figli disabili sono tre o più di 3 si arriverà a tre a €500 al mese. Questa erogazione di danaro è compatibile con l’assegno unico universale. Tuttavia per poter ricevere questo aiuto dall’INPS ci sono precise regole da rispettare per quanto riguarda l’ISEE ed il reddito. Questo aiuto ha maglie molto strette e quindi è limitato alle famiglie in oggettivo stato di difficoltà economica. Questo bonus è un bonus sicuramente prezioso ma non sono mancate le polemiche in merito alla troppa difficoltà per poterlo percepire.
